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Come suole avvenire nelle improvvise rivoluzioni d’ordine politico civile, morale o religioso, non si era preparati al da fare, e si credette di aver provveduto alle prime e più urgenti bisogne abbattendo in fretta e in furia gli emblemi della espulsa Compagnia e supplendo alla meglio qualche istituzione buona alla gioventù maschile e femminile.

Poi sopravvenivano le ironie, i sarcasmi contro me stesso, improvvise smanie di demolire e di distruggere, derisioni spietate, malignit

E Nora li voleva godere allegramente, pazzamente, e forse inconsapevole metteva un prezzo ad ogni sorriso, ad ogni offerta della propria bellezza, ad ogni sforzo per frenare le rivolte improvvise del suo pudore, le più ascose e invincibili riluttanze di tutto il suo essere. Aveva la smania, la febbre dello spendere, pareva la tormentasse il timore di non arrivare a tempo a spendere abbastanza.

Chi sieno queste due creature? Pensai tra me e me e cominciai a figurarmele bellissime, e mi parvero gli angeli del buon'augurio che fossero venute li a darci il buon viaggio; ma poi un altro pensiero mi sopraggiunse: Povere donne!.. Devono essere di certo parenti, amiche di qualcuno che è insieme con noi, e sfidano questo vento e questa indiavolata stagione, purché loro sia dato vederlo, fosse anche per l'ultima volta: povere donne!... Per noi uomini la gloria, le improvvise e belle emozioni, lo stordimento che ci procurano e i nuovi piaceri e le nuove occupazioni, le gioie dell'orgoglio soddisfatto, per esse la solitudine, la lontananza delle care persone, la continua ansia di saperle in pericolo.

Qualcuno, un altro, aveva colto il candido fiore di quell'anima, lo aveva profanato, lo aveva calpestato.... E poi? Qualche volta egli lasciava pesantemente cadere la testa, stringendosi la fronte tra le mani. La baronessa tentava di leggergli negli occhi il segreto di quelle angoscie improvvise; ma egli si ostinava a tener giù il capo ripiegato sul petto. Ma guardami, Andrea!...

Ma l'ho veduta crescere con me, sebbene io fossi un po' più giovane, e l'ho veduta far tante stravaganze.... Le corse, le caccie della duchessina nel parco, le sue cavalcate; poichè essa maneggiava lo schioppo e stava a cavallo come i migliori tra noi: le sue visite improvvise nelle case dei contadini, a' quali faceva sempre qualche paura, o qualche dispetto, son sempre ricordate.... Era molto cattiva: percoteva, a volte, i vecchi, i bambini: un giorno io l'ho veduta con un ferro, che avea arroventato, bruciar la mano, per divertirsi, a un giovinetto contadino, che le stava sempre d'attorno: Roberto Jannacone.

Lo spirito è una gran disgrazia, per una donna ella sentenziò, con una di quelle tetraggini improvvise che le oscuravano la sorridente faccia. Perchè, signora? E un dono affascinante, un dono conquistatore.... Per conquistare che? I cuori degli uomini. Bella conquista! Non l'apprezzate più? No, Serra ella disse, profondamente. Egli la guardò, ma senza stupore. Si vedeva che non le credeva.

Era il grillo solitario, il notturno cantore, che faceva capolino sull'uscio, e si rintanava sollecito. Questo ricordo d'infanzia tornò alla mente del giovine. Il negro animale, stuzzicato dalle sue dimande improvvise, era comparso più volte, mostrando le sospettose antenne, ma s'era rimbucato da capo.

E con una di quelle improvvise determinazioni così frequenti nella mia natura, balzai di letto, accesi la lampada, e trassi da un armadio alcuni abiti polverosi da caccia e un fucile a due canne che mi aveva sempre risparmiato il rimorso della carnificina.

Per non udirla, le lavandaie giovani si mettevano a cantare e la beffavano nei canti con rime improvvise. Ella gridava e gesticolava, come una pazza.