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Aggiornato: 23 giugno 2025
CONCLUDIAMO: La donna, che colle sue lagrime e il suo sentimentalismo ritiene l'uomo ai suoi piedi, è inferiore alla prostituta che spinge il suo maschio per vanagloria a conservare col revolver in pugno la sua spavalda dominazione sui bassifondi della citt
In questa maniera di guerra, si chiarì più audace de' suoi antecessori il marchese Galeotto, uomo d'animo grande oltre lo stato, e, ne' suoi avvedimenti contro Genova, sovvenuto dal patrocinio di Filippo Maria Visconti, signor di Milano.
A dirgli: che il padre non lo avrebbe per nulla diminuito ne' suoi diritti materiali; sdegnava di costringerlo con mezzi volgari, e pure sospendendogli ogni assegno, lo assicurava che non avrebbe ritoccato il testamento, il quale faceva al giovane larghissima parte nei beni mobili ed immobili di famiglia.
Valeria scriveva a Nino che Nancy, «la nostra piccola Nancy», era fidanzata ad Aldo Della Rocca, ed oh, mio Dio! non poteva Nino far nulla per impedirlo? Ed ah! perchè, perchè sua sorella Clarissa li aveva invitati tutti e due alla villa Solitudine, in modo che, come diceva Fräulein Müller, o forse era Heine? «wie könnte es anders sein»? Poichè nessuno, nessuno che avesse veduto Nancy nello splendore dei suoi diciassette aprili poteva non innamorarsene. Ed oh! le doleva tanto il cuore pel povero caro Nino, di cui aveva ben indovinato il segreto; e di cui poteva comprendere le sofferenze, poichè, mio Dio! non aveva sofferto tanto anche lei quando s'era accorta che l'amore di Nino non le apparteneva più?... Ma a che curarsi ora di tutto ciò? E poi non era mai stata colpa di Nino! Era la sua propria colpa e quella del destino... E del resto Nino non doveva credere che ella avesse veramente sofferto, poichè non era vero... E ora non pensava più affatto a quelle cose, ma solo a Nancy, solo a Nancy! E per carit
Non la lasciai finire; risposi: Signora mia, non ho intenzioni di nessuna sorta, nè buone nè cattive; e quand'anche le avessi e onestissime, le mie condizioni finanziarie mi impedirebbero di manifestarle; so il mio dovere di galantuomo. Che cosa dovevo dirle? Sua figlia è brutta, antipatica, ed io non frequento i suoi giovedì per lei, ma per un'altra persona?
Del resto se la conosceste, signora, non dubitereste che ella possa amare ancora il vostro sposo, come sembra crederlo la principessa. Donna Livia è una donna d'onore, incapace di mancare a' suoi doveri.... Eh, cavaliere, interruppe donna Maria, ammiro la vostra costanza: veramente voi siete un uomo raro.... Amare in tal modo, senza speranza, è gran virtù: ma però v'ingannate....
Così favellando era rimasto in giustacuore di bufalo; i nemici ingrossavano alla pianura; Carlo cominciò ad armarlo dei suoi arnesi, e mentre lo armava lo avvertiva: «No, sire Arrigo, voi lascerete lo impaccio di guidare le mosse al Maliscalco Mirapoix, ed ai Vandamme; state intento a ferire bei colpi, potrebbe distrarvi il comando....» in questa gli stringeva gli sproni «io giurerei che nessun Cavaliere avr
Il senato ricevette il primo annunzio di questa intenzione del sufì dal console a Damasco Contarini, con dispaccio 4 marzo 1508 ; quindi nel settembre dello stesso anno il provveditore di Napoli di Romania scrisse ai capi del Consiglio dei Dieci, che di notte secretamente erasi a lui presentato un messo del sufì della Persia «per pregarlo di informare il veneto senato che il suo re era amico dei cristiani, veniva a rovina del Turco, voleva bene a san Marco et alla signorìa, ed aveva fatto penetrare il suo esercito nell'Anatolia ». Finalmente colla nave di ser Francesco Malipiero arrivarono a Venezia due oratori, uno persiano ed uno caramano, con lettera di Ismaìl tradotta dal console Pietro Zeno, la quale, accreditando i suoi ambasciatori, esprimeva la buona amicizia che il re persiano portava alla repubblica, ed il suo desiderio di stringerla maggiormente e più efficacemente . Accolti essi cortesemente dal senato, furono a spese pubbliche alloggiati nel palazzo Barbaro a s.
Ma un secondo pensiero, il pensiero di ciò che v'era di primitivo e di poetico in quel monarca affricano, sommo sacerdote e principe assoluto, giovane, semplice, gentile, che stando tre ore solo all'ombra d'una tenda, si faceva tre volte la settimana passare dinanzi ad uno ad uno i suoi soldati, e ascoltava le preghiere e i lamenti dei suoi sudditi sventurati, m'ispirò invece un sentimento di profondo rispetto.
Mentre così ragionavano, tornò la fantesca ed aperse l'uscio. Entri; diss'ella, tirandosi da un lato, colla lucerna in mano; la mia padrona si veste. Ma quest'altro signore.... Non temere, è un amico mio, e della signora. Prendi, Gabrina! Mi chiamo Rosa, a' suoi comandi! soggiunse la donna. Non importa; io ti chiamo Gabrina.
Parola Del Giorno
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