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Aggiornato: 3 giugno 2025
Nell'anno 1832 (il Camerini afferma nel 1831) troviamo l'Azeglio stabilito in propria casa con la figlia primogenita di Alessandro Manzoni, la Giulia, che ebbe per padrino il Fauriel, divenuta sua moglie, intento a dipinger quadri e a limare il Fieramosca. "Le lettere (egli scrive ne' Miei Ricordi) erano rappresentate in Milano da Alessandro Manzoni, Tommaso Grossi, Torti, Pompeo Litta, ec. Vivevano fresche memorie dell'epoca del Monti, Parini, Foscolo, Porta, Pellico, di Verri, di Beccaria; e per quanto gli eruditi od i letterati viventi menassero quella vita da sè, trincerata in casa ed un po' selvaggia, di chi non ama d'esser seccato, pure a volerli, e con un po' di saper fare, c'erano, e si poteano vedere, Io mi trovavo portato in mezzo a loro come genero di Alessandro Manzoni; conoscevo tutti, ma mi ero specialmente dimesticato con Tommaso Grossi, col quale ebbi stretta ed inalterata amicizia sino alla sua pur troppo precoce morte. A lui ed a Manzoni specialmente, desideravo di mostrare il mio scritto e chiedere consigli, ma di nuovo mi era presa la tremarella, non più pittorica, ma letteraria. Pure bisognava risolversi, e mi risolsi; svelai il mio segreto, implorando pazienza, consiglio e non indulgenza. Volevo la verit
La cerimonia funebre d'un uomo sì caro alle Scienze, alle Lettere, alle Arti, alla patria, non ebbe alcun corredo di pompa. Egli fu accompagnato alla tomba da pochi scienziati, letterati ed artisti che gli erano legati da gratitudine, rispetto ed amicizia; e noi, disturbati dalla febbre, l'abbiam veduto portato sulle spalle lentamente oltrepassare il limitare per non varcarlo più mai.
È da Dante chiamato «re da sermone». Fu anch'egli protettor di letterati; anzi quasi letterato. Due anni prima di morire esaminò, incoronò, laureò Francesco Petrarca. Penso che indi sia l'invenzione de' poeti laureati. Giá dicemmo i mercenari usati dalle cittá italiane fin quasi dalla loro origine, fin dalle prime loro invidie tra sé, ed in sé.
Imperciocchè, se sua madre invitava l'aristocrazia romana e straniera, egli invitava nel tempo stesso, da parte sua, gli artisti e gli scienziati. Ecco come codesto era avvenuto, con grande scandalo delle principesse romane le quali non ricevono gli artisti ed i letterati che nei loro boudoir, dicesi, in un'altra camera più particolare, dicevan dessi.
Ogni generazione di letterati biasimava queste pessime arti nella generazione precedente, poi correva ad imitarla coi fatti. Cosí la storia delle contese letterarie degl'italiani non presenta altro che una miserabile successione di guerre personali da far ribrezzo ad ogni uomo che senta altamente in suo cuore la dignitá e l'importanza delle lettere.
Il piacere delle nozze fu turbato per una sentenza de' tribunali di Roma, che GABRIELLO accenna oscuramente; e che noi possiamo con maggior chiarezza descrivere. Il Poeta aveva un fratello naturale di nome Augusto, che stavasi in Roma, e maneggiava la dote di Lelia, con procura in forma legale: ora costui per avere scritto delle pasquinate, o come allora dicevano, de' pasquini, fu condannato, non sappiamo a qual pena, e i beni dati al fisco; compresavi la dote di Lelia. Per che GABRIELLO corse a Roma, e con mostrare le sue ragioni, e col favore del Cardinale Cinzio Aldobrandini, protettore de' letterati, ricoverò con fatiche e spese la dote della moglie. Augusto aveva potuto scampare la tempesta fuggendo nell'Abruzzo; e di col
È la caccia al lettore. Sì, lettore umanissimo, tu sei l'oggetto della caccia dei letterati, poeti, giornalisti, filosofi, scienziati. A te sono dirette tutte le colossali lettere dei cartelloni, le microscopiche lettere dei cartellini, i trasparenti, le pioggie colorate, tutti gli infiniti e molteplici aspetti della rèclame e della claque. Per te gli autori si inginocchiano nelle prefazioni, negli avant-propos, nelle platoniche dediche per averti s'inventano i mille trucs degli abbonamenti, le promesse dei premi favolosi che superano di gran lunga il prezzo che tu sborsi, quasi che il giornale volesse avere il piacere di farti un regalo: curioso disinteresse! Poi le sciarade, immenso campo dove il lettore potr
ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE di imminente pubblicazione: LIBRO SERIO, che contiene le biografie di GUSTAVO MODENA, Giuseppe Rovani, Giuseppe Rota, Giovanni Pacini, Angelo MARINI, Adolfo Fumagalli, Pietro Cominazzi, Agostino Dall'Argine, Errico Petrella, ecc, con molti aneddoti storici e cenni sulla vita, sul carattere dei più illustri maestri e letterati contemporanei.
Avevano letto che i canti di Omero, di Pindaro, di Tirteo non erano misteri di letterati, ma canzoni di popolo. Avevano letto che Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane non si facevano belli della lode de' loro compagni di mestiere, ma anelavano al plauso di trentamila spettatori e l'ottenevano. Quindi, agitati da castissima invidia, vollero anch'essi quel plauso e quella corona.
E questi suoi compagni di lettere erano veramente generali veterani e non appartenenti all'esercito di molti letterati attuali, esercito composto in gran parte di bande erranti, senza vessilli, senza disciplina, senza valore.
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