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Aggiornato: 3 giugno 2025
Perciocché egli non era simile a quegli Scaligeri antichi, od a que' principi italiani de' secoli posteriori, che davan alloggio in palazzo, e tavola ed abiti, a letterati ed artisti; dava loro, come amator vero ed intendente egli stesso, consigli, aiuti e soprattutto occasioni, lasciando lavorare gli scrittori e facendo lavorare gli artisti; che è il modo certamente migliore, ben che sia preso a rovescio da tanti, che fanno scrivere, e lascian gli artisti cercarsi i lavori.
Oggi l'Italia è libera, Sai che i giurati assolvono; Rischia il mestier del martire! Una gentil signora Che i letterati adora, Ieri, nel congedarmi, A me parlò così: «In ogni giorno ed ora Venite a visitarmi; Gli altri imbecilli vengono Soltanto al lunedì.» Il tuo giornale, o Gellio, Oggi ti rimandai; La carta è troppo fragile Per.... l'uso che tu sai.
Cosimo si ritrasse a Venezia, l'antica alleata di Firenze; ed ivi, esule magnifico, continuò le medesime splendidezze, edificando palazzi, raccogliendo codici, anticaglie, letterati, artisti; e pur mantenendo relazioni con sua parte in Firenze.
Tra i buoni Papi sogliono annoverare Tommaso di Sarzana, Niccolo V, migliore: costui nato di piccola gente fece assai professione di conversare con letterati, e procurò si recassero in idioma latino in cinque anni scrittori greci, più che innanzi a lui non si era fatto in tre secoli, ma vi hanno di due maniere letterati, quelli che più badando alla sostanza, che alla forma con la dottrina dei sommi intelletti nudriscono divinamente l'anima; altri corrono dietro agli artifici della orazione, le parole studiano non le sentenze, e vagheggiando la materia, materia rimangono: tra questi secondi Tommaso da Sarzana, fra i primi Stefano Porcari, il quale, appena morto papa Eugenio, raunata la cittadinanza romana nella chiesa di Araceli la confortava a cose santamente libere, però che lo dicesse: non esservi così piccolo borgo dove morto il signore non si ragionasse di ricuperare la libert
Ma i letterati sono anche ingenui qualche volta, e il mio amico Innocenzo Cappa forse non previde tutte le eccezioni che alle sue riesumazioni e ai suoi confronti potrebbe opporre e opporr
Frattanto gli uomini politici, i letterati e gli artisti devono lavorare energicamente, coi loro libri, i loro discorsi le loro conferenze e i loro giornali, a trasformare completamente l'intellettualit
Che anzi, perché non dirlo? non che vergognarmene, io me ne vanto: un compendio destinato non agli eruditi, non ai letterati; ma a' semplici colti, e cosí ai piú numerosi e piú pratici uomini d'una nazione, porge un'ottima occasione a persuadere i compatrioti, una di quelle occasioni che non si lasciano sfuggire da nessuno sinceramente convinto delle proprie opinioni, e caldo quindi a promuoverle.
Non debbo nulla dissimularvi. Parlate, al contrario. Eravamo riuniti, lì, verso l'una del mattino, un gruppo di giornalisti e di letterati e cicalavamo con delle maschere che ci facevano corona, di ogni specie di monellerie, quando, non so da chi nè perchè, il nome di Sergio fu pronunziato. «Non lo si vede più, disse taluno. «Lo si vede anzi da pertutto, adesso sclamò un altro.
Un editore milanese, che andava debitore de' suoi primi lucri al Nabucco, all'Attila ed ai Masnadieri, si vendicò della sua poca accortezza nell'aver lacerato un contratto di dieci spartiti che gli promettevano un milione, stipendiando quattro o cinque letterati non tutti famelici od abbietti, per muovere al trionfante maestro una guerra altrettanto ridicola che impotente.
Alcuni letterati di moda, che osano insultar persino la sacra immagine d'Omero, il quale come smisurato colosso innalzasi nella più lontana prospettiva dell'antichit
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