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Regnum celorum vïolenza pate da caldo amore e da viva speranza, che vince la divina volontate: non a guisa che l’omo a l’om sobranza, ma vince lei perché vuole esser vinta, e, vinta, vince con sua beninanza. La prima vita del ciglio e la quinta ti fa maravigliar, perché ne vedi la regïon de li angeli dipinta.
Sì, fa molto caldo, confermò Emma, la quale stava sempre a un passo dalla porta, e si augurava che l'uno o l'altra, Adolfo o Clarice, comprendesse la necessit
Alberto che l'aveva vista uscire, le tenne dietro subito. Non si spaventi disse la signora Merelli fa un po' caldo in sala, e poi tutti quegli sigari! Per quanto si stia bene, lo creda a me, qualche cosa si soffre sempre... Ti senti male? chiese Alberto con premura.
E tu, Diana, levati il tòcco e la giacchetta, chè qui fa caldo e rischi di prenderti un malanno. Dov'è la Giuseppina? Non ne ho bisogno. Or ora vado in camera per un minuto. Ma mi fa una rabbia quello zio... O perchè gli dai retta? L'ingegnere, che si divertiva un mondo a punzecchiar la nipote, tornò alla carica.
Clarice fece un cenno con la testa, verso Adolfo che s'era avanzato di qualche passo; poi tutti tacquero; Clarice e Loredana sedettero l'una a fianco dell'altra sul divano, come intime amiche, sorridendosi. Fa molto caldo a Venezia, riprese Clarice. A Verona non abbiamo questo scirocco....
Bisogna aver provato a sentirsi un simile inganno sulla coscienza, per comprendere l'angoscia di quel momento. Non mi ero premunita, come le donne da commedia o da romanzo, di un denso velo per coprirmi il volto. Faceva un caldo soffocante; ero vestita di chiaro, con un cappello tondo. Chiunque m'avesse veduta una volta poteva riconoscermi.
però che ’l sol che v’allumò e arse, col caldo e con la luce è sì iguali, che tutte simiglianze sono scarse. Ma voglia e argomento ne’ mortali, per la cagion ch’a voi è manifesta, diversamente son pennuti in ali; ond’ io, che son mortal, mi sento in questa disagguaglianza, e però non ringrazio se non col core a la paterna festa.
Dovresti fare un sonnellino; è l'ora più calda del giorno, fa molto caldo oggi.... ti far
Il conte Orlando e Dodone e Rinaldo, che la sinceritá non han perduta, uscir dal parlamento ognuno caldo: corrono ad Angelin, che gli saluta. Dicean: Quell'impostore, quel ribaldo di Gano, a questa volta l'ha perduta; e il povero Angelin vanno abbracciando. Piangea per l'allegrezza il conte Orlando.
L’epoca terza, segna il tempo del gran caldo che si fa sentire eccessivo dalla met
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