United States or Namibia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Quest'aria mi rinfresca; io gusto questo riposo, e mi compiaccio di ascoltare questa bella musica che si ode in lontananza. Lasciami vedere il tuo sorriso. Chi è che suona così bene la chitarradiss'egli in seguito; «son due strumenti oppure un'eco? È un'eco, o signore, almeno io lo credo. Ho inteso spesso questo strumento la notte, quando tutto è in calma: ma nessuno conosce chi lo suona.

L’amore si unisce inosservato col canto; l’armonia del suono porta quella dei sentimenti, e non si può immaginar nulla di divino più che un momento così celestiale. «Col pianoforte, pel quale si hanno in Palermo eccellenti sonatori e compositori, va anche la chitarra, come nelle case della Spagna.

"Portami una spada di Toledo!" gridavano. "Portami una bottiglia di Xères!" "Portami una chitarra! Un cappello andaluso! Un pugnale!"

Quando le disse per la prima volta che l'amava, erano alla finestra. La mamma, con un par d'occhiali sul naso aguzzando le sopracciglia, faceva la calza, seduta vicino alla lucerna. C'era un bel lume di luna, e nell'aria olezzante di zagara vibravano i malinconici accordi d'una chitarra. La fanciulla lo guardò teneramente, poi mise un sospiro, e abbandonò la bionda testolina sulla spalla di lui.

Dopo ciò, raccomando ai signori artisti delle orchestre di non sospettare nelle mie osservazioni alcuna intenzione maligna; esse riguardano principalmente i dilettanti, quelli che raschiano un istrumento qualunque per pura convinzione, quelli che si sono messi a pizzicare la chitarra quando studiavano medicina, ovvero ad esercitarsi sul corno, dopo un anno di matrimonio. Il Clarinetto.

Una signora suonava il piano, un'altra il mandolino, una terza la chitarra; completavano il resto dell'orchestra parecchi giovinotti dilettanti. Lungo la spiaggia, e su per gli scogli, a gruppi, a capannelli, erano le persone accorse al fantastico spettacolo. Pochi i curiosi poveri, gi

Anzi, dinnanzi a una casa, vi erano certi suonatori di chitarra, seduti per terra, mentre una donna in piedi, sotto l'arco del portone, cantava una bizzarra melopea, gutturale, quasi orientale, chiamata la strega, che un coro di donne e di bambini riprendeva, a ogni ritornello, con voce sorda e grave. Qui sono allegri, almeno disse donna Grazia, un po' rinfrancata, sollevandosi sui cuscini.

Mancavano però su ’l tavolo, a piè dello specchio rotondo, le fiale di cristallo, i pettini di tartaruga, le scatole, le spazzole, tutti quei minuti oggetti che servono alla cura della bellezza muliebre. Stava in un angolo una specie di gran bacino di zinco in forma di chitarra; e dentro il bacino l’acqua traluceva, tinta lievemente di roseo da una essenza.

Desideravano da molto tempo di sentir cantare mastro Pasquale di cui in paese si diceva mirabilia, e la fanciulla, per contentarle, l'aveva pregato di venire quella sera con la chitarra. Quant'era bella.... quant'era sciacquata.... quant'era graziosa..... era un fiore di qualit

Si vedono brillare i lumi nei patios; si vedono, negli angoli oscuri, le coppie amorose strette in intimo colloquio; la ragazza, per lo più, alla finestra, con una mano abbandonata mollemente fuori dell'inferriata, e il giovane accanto al muro, in atteggiamento poetico, e coll'occhio all'erta; non mai tanto però che gli riesca di staccar la bocca da quella mano, prima che se ne accorga chi passa; e si senton suoni di chitarra, mormorii di fontane, sospiri, risa di fanciulle, fruscii misteriosi....