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Stava più che poteva nella pianura dei pascoli. Gli era accaduto qualche volta, capitando per tempo alla villa, di vedere in giardino la veste bianca di Milla, e attorno alla vita di Milla una gran macchia scura, cioè il braccio del Duca. Aveva sentito di sfuggita, passando, qualche sussurro di parole amorose. Come rideva, Drollino, di quelle sciocchezze! Gli parevan così buffe che, quando poteva, evitava di vederle e di udirle. Egli non capiva.... da loro non si usava far all'amore così.... Pure, certe volte un'acre curiosit

Era una di quelle anime amorose, che hanno bisogno di vivere per qualcheduno, di sacrificarsi. Vivere per stessa, le sembrava l'ultima espressione dell'egoismo, e, malgrado le esigenze della sua salute, se ne sarebbe vergognata. Qui almeno sono utile a qualcheduno, pensava. Se proprio mi sentirò incapace di resistere, uscirò dal convento; ma finchè posso...

Ella stava a sentire quelle singolari descrizioni, quelle scene amorose, ora fredde e gravi, ora ardenti; stava a sentire, ma parea non ascoltasse. Spesso sembrava che ella si annoiasse profondamente di tutto. Si stringeva nelle spalle come infastidita, ma non diceva nulla. Una volta erano soli.

Questo volume può dirsi il più denso di avventure amorose che la libera penna di Giacomo Casanova abbia tracciato, giacchè in esso egli descrive l’epoca più movimentata della sua vita e più dedita alle conquiste galanti: la gioventù.

Viso ovale, occhi grandi, piccoli, colorito fresco, profilo greco, labbra rosse che nel parlare lasciavano vedere i denti d'una bianchezza abbagliante. La sua barba d'un biondo fulvo, ed i suoi baffetti erano evidentemente l'oggetto delle sue cure amorose. Parlava poco, ed era sempre dello stesso umore; troppo serio, troppo gaio.

In altri tempi aveva fatto il negoziante: era stato in Italia, in Spagna, a Londra, a Parigi, ed era tornato al Marocco con idee ed abitudini europee. Beveva vino, fumava sigaretti, portava calze, leggeva romanzi, raccontava le sue avventure amorose.

Ah! voi l'amate, voi l'amate anche morto: ripigliava quel feroce: sta bene; siate pur lieta e superba del vostro infame amore. Vorrei aver potuto portar meco quel cadavere e gettarlo fra le vostre braccia amorose e dirvi: «Eccovi il vostro drudo, abbracciatevelo...» Vorrei potervi rinchiudere con esso, perchè ne aveste sempre innanzi agli occhi la bara, come ne avete nella memoria il pensiero.... Udite intanto com'egli sia morto. Ciò vi vorr

DON IGNAZIO. Caro mio don Flaminio, se è disdicevole a tutti tener memoria dell'ingiurie, quanto si denno in minor stima aver quelle che accaggiono tra fratelli? e poi per liti amorose? E questo ch'avete voi fatto a me, l'avrei io fatto a voi parimente. Mi sète or cosí caro e amorevole piú che mai foste, e in fede del vero io vengo ad abbracciarvi.

Inconsolabile rimpianto non tanto dei baci ardenti, delle supreme gioie, quanto delle miti carezze, delle dolci parole, delle voci amorose, delle soavi comunioni dello spirito! Inconsolabile, inconsolabile, il povero deserto cuore sentimentale, perchè gli era mancato per sempre il pascolo dei suoi più alti e più puri desideri, perchè gli era stato tolto l'amore, l'amore caro e bello, l'amore tutto giovinezza e tutto innocenza, l'amore che è sorriso, giocondit

L'erudizione, secondo la moda del secolo, venne a mischiarsi tanto con la poesia del De Mena, ch'egli, somigliante in ciò al Santillana ed agli altri, intarsiava ogni tratto, anche nelle canzoni amorose, allusioni e concetti eruditi; per modo che, parlando della passione d'amore, pareva che non l'avesse sentita mai. Ed aveva pur letto e riletto il Canzoniere del Petrarca!