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Venivan quindi per eguali torme di sette; e digradando in lungo ad arte imitare volean l'ímpari forme de 'l flauto che il dio Pan seguendo l'orme di Siringa construsse in su 'l Ladone. Come le canne, l'agili persone tutte vibravano, a la danza intese. Ogni torma correa verso l'eletto. Ad una ad una le bocche fragranti, le bocche dolci più che miel d'Imetto, egli baciava, splendido in sembianti.

A Bondione dal campanile vibravano le dodici; lente come rintocchi funebri.

Non aveva in mente altro che Nora: non poteva vincersi; non poteva stordirsi. Vedeva il bel corpo palpitante, quando vibravano le note calde del contralto; era tormentato da quell'odore di giovane, da quell'odore di bionda. Perchè era stato così goffo?... Così discreto?... Non era , sola con lui?... E così sola con lui non ci sarebbe tornata più!

Globi nerissimi di fumo uscivano dalle finestre e dal tetto, lingue di fuoco vibravano tra il fumo, alimentate dal vento che sembrava vi soffiasse su con maligna violenza. Al nostro arrivo, don Luca interrogava il ragazzo, s'interrompeva per chiamare i contadini che non rispondevano, tornava a interrogare quel poverino, guardiano di una mucca, e non riusciva a ottenere risposte concludenti.

Sei ore.... sett'ore.... ott'ore.... i tocchi lenti dell'orologio della chiesa vibravano sonori nel silenzio della notte.... Svaligiavano la parrocchia.... imbacuccati ne' cappotti, una notte nera si facevano cheti cheti alla porta piccola.... aprivano con un grimaldello.... entravano.... Una lampada appesa davanti all'altar maggiore, rischiarava appena la navata principale.

Ma egli era ormai certo che in quella villa era dovuto accadere qualche terribile tragedia rimasta ignorata. Le pareti vibravano terrore. Si sentiva sopraffare anche lui dalla misteriosa forza ogni giorno più. Sarebbe soggiaciuto alla catalessi pure lui? Con sua grande meraviglia, quella sera Èlvia fu tranquillissima. Non mostrò di sentire nessuna impressione di paura durante la cena dopo.

La sua fronte spaziosa a volte si corrugava: i suoi occhi profondi vibravano lampi; le labbra tumide e sorridenti si contraevano, e i denti si serravano con sinistro cigolio. Pareva ch'egli facesse uno sforzo violento contro gli impeti della propria volont

Ahi, troppo presto il suo desiderio l'aveva invecchiata! Ecco, il fiore gentile s'era lasciato cogliere! Un ignoto era giunto, un adolescente quasi un fanciullo, e aveva trionfato di quell'austera virtù. ella celava, attenuava il suo fallo. Aveva appartenuto a quell'adolescente, a quel fanciullo. Vergalli si dibatteva nelle smanie della gelosia, una folla d'immagini impure gli passava rapidamente dinanzi. La vedeva, l'amica irreprensibile, immacolata, la vedeva in braccio del seduttore; le labbra pudiche, che a lui si erano negate sempre, vibravano sotto i baci del giovinetto, gli occhi dolci, ov'egli non aveva mai sorpreso una fiamma meno che onesta nuotavano nella volutt

Egli cominciò a tremare d'impazienza, non osando muoversi, raggricchiato al suo posto, coi nervi che vibravano, ripetendo confusamente, a brani, quello che voleva dire a Paola, come un bimbo disperato cerca invano di raccapezzarsi nella lezione imparata a mente. Paola non veniva.

Prima d'indossare il suo mantello d'ombra che lo avrebbe affondato tra le altre ombre, tenebra nella tenebra, il bosco si rivestiva d'un manto di viola in cui vibravano gli ultimi riflessi del sole e poche pagliuzze d'oro pallido.