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E alla Villa Giulia e alla Marina il numero dei sonatori accrescevasi mano mano che si entrava e progrediva nel nuovo secolo. In poco volger d’anni eran gi

Figurarsi! quella mummia s'era messa a piangere, mentre la mia Ciocina batteva le sue manine gridando dall'allegrezza: «Evviva sonatori

Al ripicchiar degli strumenti i sonatori eccitavano a balli paesani, a salti mortali, a corse sfrenate ed a smorfie e sdilinquimenti. Con un arnese formato da una serie di regoli a X mobili di legno una maschera faceva giungere fino ai secondi piani lumie e fiori ad amiche ed a parenti: era lu scalittaru.

Ah! chi non ha visto la banda d'Alkazar, quei dieci sonatori di piffero e di corno, vecchi di cent'anni e ragazzi di dieci, tutti a cavallo ad asinelli grossi come cani, cenciosi, mezzi nudi, con quelle teste rase, con quegli atteggiamenti di satiri, con quelle faccie di mummie, non ha visto, credo, lo spettacolo più lagrimevolmente comico che si possa dare sotto la volta del cielo.

Si ballò assai tardi, si fecero de' grandi evviva al Sant'Angelo, alla signora Loreta, a tutti, e si vuotarono due grossi barilotti del buon vinello asprognolo e leggiero, che i padroni di casa fecero portare nel mezzo del cortile affinchè ballerini e sonatori potessero di tratto in tratto rinfrescarsi la gola a ripigliar nuova lena per altre sonate ed altri balli.

L’amore si unisce inosservato col canto; l’armonia del suono porta quella dei sentimenti, e non si può immaginar nulla di divino più che un momento così celestiale. «Col pianoforte, pel quale si hanno in Palermo eccellenti sonatori e compositori, va anche la chitarra, come nelle case della Spagna.

La banda sul palcoscenico continuava a suonare, tutti parlavano a un tempo, quando il sor Domenico si alzò e fece cenno ai sonatori e ai convitati di tacere. La sora Lalla andò sulla terrazza a dare un ordine eguale, e a un tratto per tutta l'osteria, un momento prima così piena di rumore, regnò un silenzio solenne; nessuno osava neppur portarsi la forchetta alla bocca per non far rumore. Il sor Domenico si alzò e con quella voce dolce e vellutata, che scendeva al cuore, e nella quale era riposto in parte il segreto della sua popolarit

Sommamente si dilettò in suoni e in canti nella sua giovanezza, e, per vaghezza di quegli, quasi di tutti i cantatori e sonatori famosi suoi contemporanei fu dimestico. Quanto ferventemente esso fosse da amor passionato, assai è dimostrato di sopra. Solitario fu molto e di pochi dimestico. E negli studi, quel tempo che lor poteva concedere, fu assiduo molto.

Per alcuni anni tra una sonata e l’altra del teatrino, la Domenica, ve n’era sul mare, in un gozzo carico di sonatori da fiato, che con dolce lentezza solcava le acque d’argento come barca di fate in un lago incantato. La chiamavano notturna, e ne rendevano illimitata lode al senatore Barone Calvello, delegato per la musica cittadina¹²⁰. Nella Villa Giulia altra banda musicale, gi

Con la venuta del reggimento degli Svizzeri di Jauk si videro per la prima volta i piattini di metallo, certi particolari tamburi e timpani e triangoli, e ne fu lieta occasione una sontuosissima festa del Principe di Resuttano ¹¹⁸. Questi strumenti di recente introduzione aveano chi sapesse maestrevolmente maneggiarli ed ingrossavano la falange dei sonatori nelle orchestre e nelle bande.