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Nel libro pubblicato dall'illustre maestro che s'intitola: Le mie memorie artistiche, si legge una curiosa statistica delle paghe che a quell'epoca venivano retribuite ai compositori di musica. Pel Barone di Dolshein il maestro intascò cento zecchini; per la Sposa fedele trecento bavare, pel Falegname di Livonia dugento zecchini.

Nel manoscritto non è registrato il nome dei due compositori dell'elegia. In alcuni passi le idee e lo stile farebbero sospettare ch'essa fosse fattura di Pietro Verri; in piú altri, del di lui fratello Alessandro. E forse è opera di tutt'altri; forse un solo individuo ne fu l'autore; forse... anche... chi sa? I sottoscritti non vogliono avventurare nessun giudizio: decida il pubblico.

24 agosto 1832. Dopo la Protesta, rincrudirono, com'era da aspettarsi, le persecuzioni. Irritato della nostra ostinazione e sollecitato senza posa dagli agenti dei nostri Governi, il Ministro Francese tentò tutte le vie per sopprimere la Giovine Italia: intimò lo sfratto a parecchi tra i nostri operai compositori e a taluni fra quei ch'egli supponeva collaboratori: s'adoprò a impaurire il pubblicatore: minacciò di sequestri: moltiplicò le ricerche per avermi in mano. Noi sostenemmo virilmente la lotta: agli operai cacciati sostituimmo operai francesi: un cittadino di Marsiglia, Vittore Vian, si fece gerente: i nostri si dispersero nei piccoli paesi vicini al centro del nostro lavoro: provvedemmo a trafugare le copie degli scritti appena escite dal nostro torchio; e quanto a me, cominciai allora quel modo di vita che mi tenne ventidue anni su trenta prigioniero volontario, fra le quattro pareti d'una stanzuccia. Non mi rinvennero. Gli accorgimenti coi quali mi sottrassi le doppie spie che servivano, a un tempo, per poco danaro, al prefetto e a me, inviandomi lo stesso giorno copia delle informazioni date sul mio conto alle Autorit

Non è più verosimile che la cabaletta sia caduta in disgrazia a causa dello spietato abuso che taluni ne hanno fatto, e della impotenza dei moderni compositori a creare quelle facili e originali melodie, dalle quali soltanto le cabalette traggono effetto? I palliativi qui non giovano; non è il caso di abbagliare il pubblico coi fuochi di artifizio.

L’amore si unisce inosservato col canto; l’armonia del suono porta quella dei sentimenti, e non si può immaginar nulla di divino più che un momento così celestiale. «Col pianoforte, pel quale si hanno in Palermo eccellenti sonatori e compositori, va anche la chitarra, come nelle case della Spagna.

L'edifizio è provveduto di sei ascensori: due pei compositori tipografi; tre per gli uffici appigionati, e uno che parte dal pianterreno, e, senza fermarsi, va direttamente al piano decimottavo, riservato esclusivamente ai reporters e ai redattori. Le spese di redazione del New-York World oltrepassano di molto il milione di dollari all'anno. Un'altra lezione.

Frequentissimi gli oratorî e gl’inni per santi e per sante, nei quali poeti, compositori, sonatori, cantanti, tutti avean da guadagnare; periodiche le commemorazioni di avvenimenti sacri, festeggiamenti per celebrazioni di pietose leggende; incessanti le monacazioni e le professioni di voti nei monasteri: e in questi e nei conventi e nelle confraternite vespri e messe cantate, funerali e tedeum.

Il Louvre ha molti quadri del Sanzio; parecchi ritratti, un Arcangelo Michele, una Sacra famiglia, che è la più reputata di tutte, e quella Bella Giardiniera, che sarebbe, senza la Trasfigurazione, il superlativo dell'arte. In che consiste la grandezza di Raffaello, che traluce da tutti questi dipinti? Coloritori efficaci come lui, a Venezia; disegnatori, corretti come lui, a Roma; compositori arditi come lui, a Bologna. Ma egli adunò in tutti i pregi, che si ammirano sparsi negli altri; ingegno veramente complesso, cavaliero armato di tutto punto, artista così compiuto nei concepimenti e nelle grazie del pennello, come fu uomo compiuto, negli splendori della vita, nella nobilt

Era un aprire il varco all'arbitrio, e fu spinto all'estremo. Non potendo e pur volendo sopprimere il giornale La Giovine Svizzera, il governo imprigionò, sotto diversi pretesti, prima il traduttore tedesco, poi il correttore, e dopo lui i compositori tedeschi e francesi, e finalmente taluni fra i collaboratori, cittadini svizzeri, come Weingart e Schïeler: a noi la vita errante e l'impossibilit

Io dispiego all'aria libera e al sole la rossa bandiera del Futurismo, chiamando sotto il suo simbolo fiammeggiante quanti giovani compositori abbiano cuore per amare e per combattere, mente per concepire, fronte immune da vilt