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Aggiornato: 19 giugno 2025


Penso che quel grande futurista che si chiama Petrolini demolitore d'ogni romanticismo ha voluto prendere definitivamente a calci la storia e la vecchia retorica con una sintesi futurista di neutralismo fiorentino, + gentilezza floreale toscana + ossessione della pace + ammirazione servile pei forestieri ricchi, + amore estivo per la campagna + cretinismo congenito degli organizzatori di feste.

Dopo la colazione, ad ore otto, lo Stabilimento a poco a poco si acquieta: i signori escono a passeggio, e di solito verso il santuario Oropa, le signore si chiudono nelle camere: solo si vede qualche crocchio di politici, in cui biancheggia la Gazzetta del Popolo, l'Opinione, la Nazione e altre carte imbrattate: qualche romantica e qualche romantico, coll'albo o con un libro, si dilungano giù pei viali ombreggiati del monte.

Perchè, rispose, in questi giorni di pericolo io non mi azzardo a camminare senonchè pei vicoli, e cerco anche di sgambettare presto presto e scivolare rasente i muri, per essere veduto il meno che sia possibile. E di che cosa ha paura?

I toreros non son mica artisti, come qualcuno può supporre, da mettersi in un mazzo coi saltimbanchi, e pei quali il popolo non nutra altro sentimento che quello dell'ammirazione. Il torero è rispettato anche fuori del Circo, gode la protezione dei giovani aristocratici, va al teatro in palco, frequenta il più signorile caffè di Madrid, è salutato per la strada con profonde scappellate da persone di garbo. Gli espada illustri, come il Frascuelo, il Lagartijo, il Cayetano, guadagnano la bellezza di qualche diecina di mila lire all'anno, possedono case e ville, abitano in appartamenti sontuosi, vestono con isfarzo, profondon monti di scudi nei loro vestiti inargentati e dorati, viaggiano da principi e fumano sigari d'Avana. Il loro vestire, fuor del Circo, è curiosissimo: un cappello all'Orsini di velluto nero, una giacchettina stretta alla vita, sbottonata, che non arriva a toccare i calzoni; un panciotto aperto fino all'ombelico, che lascia vedere una camicia bianca finissima; nessuna cravatta; una fascia di seta rossa o azzurra intorno ai fianchi; un par di calzoni giusti alla gamba come calze da ballerini, un par di scarpette di pelle del Marocco ornate di ricami, un piccolo codino a treccia che scende sul dorso; e poi bottoni d'oro, catenelle, diamanti, anelli, ciondoli, tutta una bottega da orefice addosso. Molti tengon cavallo da sella, qualcuno carrozza, e quando non ammazzano, son sempre in giro al Prado, alla Puerta del Sol, nei giardini di Recoletos, colle loro spose o le loro amanti splendidamente vestite e amorosamente superbe. I loro nomi, i loro visi, le loro gesta sono assai più noti al popolo che le gesta, i visi e i nomi dei comandanti d'esercito e dei ministri di Stato. Toreros nelle commedie, toreros nelle canzoni, toreros nei quadri, toreros nelle vetrine dei venditori di stampe, statue che rappresentan toreros, ventagli coi ritratti dei toreros, fazzoletti con l'effigie dei toreros; se ne vede, se ne rivede e se ne intravvede da tutte le parti. Il mestiere del torero è il più lucroso e più onorifico mestiere a cui un coraggioso figliuolo del popolo possa aspirare. Moltissimi, di fatti, vi si dedicano. Ma pochissimi riescono eccellenti; i più rimangon mediocri capeadores, pochi arrivano ad essere banderilleros di vaglia, meno ancora picadores di grido; bravi espada, poi, non diventano che pochi prediletti dalla natura e dalla fortuna; bisogna esser venuti al mondo con quel bernoccolo; si nasce espada come si nasce poeta. Di uccisi dal toro ce n'è di rado, si contan sulle dita per un lungo giro di tempo; ma gli stroppiati, i malconci, i ridotti in stato da non poter più combattere, sono innumerevoli. Se ne vedono per le citt

Ma il buon senso non è morto. Giace riverso, mezzo fra torpido ed ebbro. E pei giorni venturi e per i nostri figli, noi lo vogliamo ridesto, limpido e vigile. E questo mio libro non deve essere una lamentazione funebre, bensí una squilla di risveglio, una diana italiana. Amici e nemici, levate con me il calice dell'auspicio! Settembre 1917.

Allora mise ancora i remi nell'acqua, e giù pei canali venne al porto, ne uscì, passò innanzi a Murano; passò altre terre, e su su sempre in alto.

Talora le api posero il favo del mele nella gola della fiera; ma ella è cosa tanto straordinaria, che Sansone ne fece argomento di enimma pei Filistei . Ma il partito giovò ad Olimpio; che tenendo il fanciullo come il corno dell'altare, confessò pianamente a Giacomo tutte le sue colpe commesse per ordine del Conte Cènci al fine di distruggergli la pace domestica.

Certamente quella figura magra, lunga, ingenua, credenzona, facile ad illudersi e ad essere illusa, che di pagina in pagina prende sempre maggior rilievo, interessa, quantunque umile, più assai di tutti gli altri personaggi che se ne servono pei loro fini, accarezzandola, lusingandola fintanto che hanno bisogno della sua inconsapevole opera nella lotta elettorale, e che buttano via come una buccia di limone spremuto quando non serve più e anzi diventa un imbarazzo per loro; quella figura è così caratteristica, così originale, che non mi stupisce, che arrivi fino a far sospettare al lettore che egli l'abbia davvero conosciuta nella realt

Guadagnatisi gli spallini di maggiore dagl'infimi gradi a furia di prodezze, non era in molta confidenza coi libri e con le penne. La paterna tenerezza di lui pei suoi piccoli diavoli, siccome ei li chiamava, toccava il cuore, benchè non troppo proficua alla disciplina.

Come can la straniera ha nari acute, e fiuta, per trovare odor di strage. Ecco, ecco i testimonî che fede a me ne fanno questi fanciulli piangenti sgozzati: maciulla il padre le carni combuste! Sapevamo per fama il tuo profetico estro; ma niun profeta andiam cercando. Ahimè, ahimè! Che mai disegni? Quale immane novello immane lutto disegni in questa casa? Insopportabile pei tuoi, senza rimedio!

Parola Del Giorno

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