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Aggiornato: 17 maggio 2025


Similemente fingono li nostri poeti Ercule d'uomo essere in dio trasformato, e Licaone in lupo: moralmente volendo mostrarci che, virtuosamente operando, come fece Ercule, l'uomo diventa iddio per participazione in cielo; e, viziosamente operando, come Licaone fece, quantunque egli paia uomo, nel vero si può dire quella bestia, la quale da ciascuno si conosce per effetto piú simile al suo difetto: come Licaone per rapacitá e per avarizia, le quali a lupo sono molto conformi, si finge in lupo esser mutato.

I suoi conoscenti oramai ci han fatto l'abitudine e appena lo incontrano, fingono il più sincero compianto, e gli domandano: Quanti ne sono usciti?

Così, così, nudo e tutto grondante, con la pienezza risonante dei miei polmoni di bronzo, così io canto, o Mare, la sublime allegrezza delle tue mostruose spanciate di fiamme e di stelle!... Empimi il petto, o Mare, del frastuon de' tuoi porti sonanti come incudini infernali sotto pesanti martelli in tumulto che a volta a volta fingono la folgore e il tuono!...

DIC. Dicono avercene tanto, che affermano non essere in terra un altro simile; e questo penso io che possa avvenire per più cagioni, e prima per la grandissima bellezza e grazia del viso che pigliano quelli spiriti maligni, di poi per la grandezza straordinaria de' membri, perchè con quella allettano gli occhi, e con questa gli riempiono le parti più occulte; inoltre fingono d'essere molto innamorati di loro, il che è carissimo sopra tutte l'altre cose alle misere donnicciuole. Possono ancora muovere drento qualche cosa, onde elle piglino più diletto che non fanno con gli uomini. Il simile credo che avvenga a quegli uomini, che usano i demonj per donne: conciossiachè quello sceleratissimo sacerdote (di cui dicevo poco fa) disse che pigliava molto maggior piacere del dormire con quel demone che si faceva chiamare Armellina, che con quante altre donne egli avesse mai avuto a fare. E perchè voi non pensassi che avesse avuta la pratica di poche, egli ebbe a fare insin con la propria sorella, e dicevasi, che n'aveva avuto un figliuolo. Come si fusse, questo so io che era in sul processo. Ed era tanto accecato quel povero uomo nell'amore d'Armellina, che bene spesso, andando in piazza, ella gli faceva compagnia, non la vedendo nissun altro, e per comandamento di lei, i bambini che gli erano portati alla chiesa per battezzare, ne gli rimandava a casa come erano venuti, ed alzava l'ostia non consacrata al popolo, fingendo coi gesti, e con le parole di sacrarla, per nascondere la sua iniquit

C'hai dittu? Aggio ditto... ce steva nu se' carrì nuovo nuovo... Nn'arzari 'a voci! (si guarda intorno. I carcerati hanno compreso e fingono di occuparsi a cose loro, guardando sott'occhi) Vuoi mi pigghiano pe chiddu ca nun sugno? (sottovoce) Dammi. (Peppe gli d

IV. Peccano pure mortalmente i conjugi se, nell'atto carnale del matrimonio hanno desiderii di adulterio, vale a dire se si fingono dinnanzi alla mente un'altra persona e voluttuosamente si dilettano immaginandosi di avere invece commercio carnale con lei.

Ecco la folla, ocellata di vecchi cappelli di paglia dai nastri neri che fingono gli amoerri elastici del mare! Ecco l'immenso materasso delle forze popolari, vivo e sordido, e sfondato, e sventrato.... Ed ecco la sua imbottitura: canape, lana, cotone, peli e capelli, carne sudante, stupidit

Similemente fingono li nostri poeti la bellezza de' campi elisi, per la quale intendo la dolcezza del paradiso; e la oscuritá di Dite, per la quale prendo l'amaritudine dello 'nferno; accioché noi, tratti dal piacere dell'uno, e dalla noia dell'altro spaventati, seguitiamo le virtú che in Eliso ci meneranno, e i vizi fuggiamo che in Dite ci farieno trarupare.

Ride, scherza, parla d'arte e della rappresentazione dei balli futuristi che andremo a vedere. La voce fresca e senza trucchi musicali contrasta col dilagare a ruota, a spirali, a volute degli sguardi muti. Questi sono pure sguardi naturalissimi, non vogliono nulla, fingono nulla, ma le occhiaie vaste e fonde contengono una involontaria magia di cerchi azzurri che si svolgono all'infinito.

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