United States or Bolivia ? Vote for the TOP Country of the Week !


È in ordine il forzieri? FESSENIO. Tutto. E vi starai drento sanza snodarti pure un capello, pur che bene vi ti acconci drento. CALANDRO. Meglio del mondo! Ma dimmi una cosa ch'io non so. FESSENIO. Che? CALANDRO. Arò io a stare nel forziero desto o adormentato? FESSENIO. Oh salatissimo quesito! Come desto o adormentato?

PASQUELLA. Ché non lasciate andar or quel giovine? Che ne volete fare? GHERARDO. Che ne vo' fare? Accusarlo al governatore; e farollo gastigare. PASQUELLA. O forse fuggirá. GHERARDO. E io l'ho rinserrato drento. Ma ecco Virginio. Apponto non volevo altro. PEDANTE, VIRGINIO e GHERARDO. PEDANTE. Io mi maraviglio, per certo, che giá non sia tornato a l'ostaria; e non so che me ne dire.

LIMERNO. Ed anco li quattro fa parerti otto. Ma dimmi: soni tu d'altro instrumento che di fiasco? MERLINO. Ecco lo sacco. LIMERNO. Per la croce di Dio! tu déi essere un boia. MERLINO. Che voi dir boia? LIMERNO. Un mastro di giustizia, al quale si per sua mercede tre libre di piccioli e un sacco. MERLINO. Ma non gli dánno però la piva drento. LIMERNO. Tu dunque vi tieni drento la piva?

Li più se riformorno in carovana, Passorno fiume, presero le córte Drento a li boschi, e agnedero a Mentana. Ma che dichi? Ma leva mano, leva! Ma prima assai che lui l'avesse trovo, Ma sai da quanto tempo lo sapeva, Che ar monno c'era pure er monno novo! E siccome la gente ce rideva, Lui sai che fece un giorno? Prese un ovo, E in presenza a chi nun ce credeva, Je fece, dice: Adesso ve lo provo.

E, se a questa cosa remedio non si pone, certo Fulvia ci fará drento error di sorte che tutta la cittá ne sará piena. E ho fantasia che li fratelli di Calandro, fin da , alcuna cosa non abbino spiato, perché altro non stima, altro non pensa e d'altro non ragiona che di Lidio. Bene è vero che chi ha amore in seno sempre ha li sproni al fianco. Or voglia il cielo che a bene ne esca.

Drento, ! FULVIA, SAMIA serva. FULVIA. Samia! o Samia! SAMIA. Madoonna! FULVIA. Vien giú presto. SAMIA. Io veengo. FULVIA. Muoviti, trista ti faccia Dio! Muoviti! SAMIA. Eccomi: che vuoi? FULVIA. Va' via or ora, truova Ruffo dello spirito e digli che venga a me subito subito. SAMIA. Vo pel velo. FULVIA. Che velo? Bestia! Tira via cosí; vola. SAMIA. Che diavol vuol dir tanta rabbia?

MERETRICE. Lassa pur governallo a me. FESSENIO. Fa' che, sopra tutto, tu ti ricordi, nota, di chiamarti Santilla e di tutte l'altre cose che io t'ho detto. MERETRICE. Non mancherò d'un pelo. FESSENIO. Altrimenti non aresti un baghero. MERETRICE. Tutto farò benissimo. Ma oh! oh! oh! Che voglian questi sbirri dal facchino? FESSENIO. Oimè! Salda, cheta! Ascolta. SBIRRI. Di' : che è qui drento?

E ner mejo der combattimento De lotta a còrpo a còrpo davicino, Ecco Erìgo fuggenno come er vento; Guarda la posizione un momentino E strilla, dice; Addietro, sacramento!, Ché ve fregheno, addietro, Giovannino! Addietro, ché restate chiusi drento Prigionieri... De corsa!, giù ar casino!

MERLINO. Piú rozzo cantore di lui non saperei io giá mai trovare. LIMERNO. , di canto figurato. MERLINO. Cantano forse altramente che di figurato? LIMERNO. Lo suo naturale e nativo. MERLINO. Qual è? LIMERNO. Canto quadrato, largo, sonoro e molto di gorga, e piú de le volte fannoli drento un strano contrappunto. MERLINO. In qual modo?

C'erano drento cinque o sei persone, Lui agnede pe' fermallo; ma er timone Punf! je sbatté in petto... E ce restava. E mo je fanno l'accompagnamento. Senti la banda? Quante Societ