United States or Vatican City ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ella se ferma in su l'uscio. Anderò da lei e le darò speranza di Lidio suo perché è d'avere ormai compassione della poveretta. FULVIA, FESSENIO servo, SAMIA serva. FULVIA. Guarda, Fessenio mio, se io sgraziata sono! ché, in loco di Lidio, trovai questa bestia di mio marito, col quale mi son però salvata. FESSENIO. Tutto ho visto. Tirati piú drento, ché altri in questi panni non ti veda.

VIRGINIO. Dio gli facci di bene. STRAGUALCIA. Tocca prima a voi e poi a Dio. Bevete, gentiluomo. GHERARDO. Non accade. STRAGUALCIA. Per gentilezza, entrate drento, tanto che Fabrizio torni; e, poi che la cena è in ordine, cenaremo qui, questa sera. PEDANTE. Questo non è forse male. GHERARDO. Io vi lasciarò, ché ho un poco di facenda a casa. VIRGINIO. Abbi cura che colei non si parta.

El quale more di fuora eccellentemente. Se cosí bene di drento more, non sentirá cosa che io gli faccia; e cognoscerollo a questo. Zas! Bene. Zas! Benissimo. Zas! Optime. Calandro! o Calandro! Calandro! CALANDRO. Io son morto, i' son morto. FESSENIO. Diventa vivo, diventa vivo. ! ! ché, alla , tu muori galantemente. Sputa in . CALANDRO. Oh! oh! uh! oh! oh! uh! uh!

Cusì, senza portallo a l'ospedale, L'asfitico, si mai nun rifiatasse, Si porta drento e, senza traccheggiasse, Si stende come fosse orizzontale. E drento co' du' strofinazioni Sur filo de la schina, in d'un momento Je se rifanno batte' li pormoni, Poi je se ficca drento a le gingive 'Na canna, e a forza de soffiacce drento, Si nun è morto se rif

Calandro, Fulvia minacciando, è intrato in casa. Egli è matto furioso e forse le fará villania. Ma, se romor in casa sento, al corpo di me, ch'i' salterò drento e difenderò lei o per lei morirò. Amante non sia chi coraggioso non è. FANNIO servo, LIDIO maschio. FANNIO. Vedi Lidio o, vogliam dir, Santilla. Non ha fatto niente. Riscambiamo. Togli li tuoi; rendemi li panni miei. LIDIO maschio.

Questo matto mi stima donna; e è di me innamorato; e mi verrá dreto fino a casa sua. Torniamo pur a casa nostra. Spoglierommi e, piú al tardi, torneremo da Fulvia. CALANDRO. Eimè! Lei non è dessa. Infin, l'è quella che è andata per la strada. Meglio è trovarla. LIDIO femina. Or che questa bestia non può vederci, entriamo in casa presto. E vedi , drento all'uscio, Fulvia che ci accenna.

FESSENIO. Lassa andare innanzi questo forziero nostro. Non di , no, facchino. Va' pur dritto. MERETRICE. Che vi è drento? FESSENIO. Vi è, anima mia bella, robba da te. MERETRICE. Che? FESSENIO. Sete e panni. MERETRICE. Di chi sono? FESSENIO. Di colui con chi sguazzar dèi, viso bello. MERETRICE. Oh! e me ne dará qualche cosa? FESSENIO. , se farai ben quel che t'ho detto.

E mentre stamio tutti davanti A la casetta, drento ner tinello Er vignarolo in mezzo a quer fraggello Stava a cant

Pur mi raffronto a quella orribil porta fiso mirando, e qui fermai lo piede com'uom ch'entrarvi drento si sconforta, e, fin ch'altri vi passi, dubbio sede. «Plato in libris Legum quid sit omnino Deus inquiri oportere non censet». CIC. Utitur periphrasi circa id quod in instanti agitur.

Con lei fingendo andare in villa, a casa di Menicuccio te ne vieni; ove troverrai me con tutte le cose che fanno di mestiero. CALANDRO. Ben di'. Cosí farò or ora, ché la bestia sta parata. FESSENIO. Mostra. Che l'hai in ordine? CALANDRO. Ah! ah! Dico che 'l mulo, drento a l'uscio, è sellato. FESSENIO. Ah! ah! ah! Intendeva quella novella.