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Come le nostre carte dimostrano , nella sua generale topografia Marte non presenta alcuna analogia colla Terra. Un terzo della sua superficie è occupato dal gran Mare Australe, che è sparso di molte isole, e spinge entro ai continenti golfi e ramificazioni di varia forma; al suo sistema appartiene un'intiera serie di piccoli mari interni, dei quali l'Adriaticoed il Tirrenocomunicano con esso per ampie bocche, mentre il Cimmerio, quello delle Sirene, e il Lago del Solenon hanno con esso relazione che per mezzo di angusti canali. Si noter

Verso est il gruppo del Gran Paradiso vien limitato dalla Valle Soana che vi raggiunge l'elevata cresta Ondezzana-Lavina-Rosa de' Banchi colle sue ultime ramificazioni di Forzo e di Campiglia, mentre la Valsavaranche limita verso ovest le formazioni montuose direttamente dipendenti dal Gran Paradiso.

Vieeeni, tutti i tuoi nervi tutti i tuoi muscoli pronti sotto la tua pelle bianca, rosea che odora di caprifoglio, ciclami, gaggie! Pelle divina dell'Italia lambita dai mari di seta e sospiri! Ramificazioni di vigne e di vene che sono bizzarre fontane di fantasia!

Le aggredisce con delle girate di volante audacissime, che si immensificano nel mio sogno come quelle dei volantisti celesti nel guidare i pianeti alle svolte immense e sfolgoranti della via Lattea. Non ha forse l'ampiezza maestosa della Via Lattea questo letto del Tagliamento che svolge davanti a noi i suoi meandri d'argento vivo, e le ramificazioni cerebrali dei suoi filoni azzurri-verdi?

Ora, la ricchezza è prodotta dal lavoro; il lavoro è in massima parte straniero; è quindi precisamente a danno degli stranieri che si alimenta l'enorme pianta parassitaria della politica, che ha più ramificazioni d'un'intera foresta di baobab. Gli stranieri si vedono completamente esclusi dalla cosa pubblica. Il paese risulta nettamente diviso in dominatori e in dominati.

Dal tenero arbusto che si agita alla brezza sulla sponda del torrente, all'albero gigantesco colla cima infranta dal fulmine che protende le antiche fronde sui crepacci delle roccie ingombri delle sue tortuose radici, dal musco che copre di velluto i legnami fradici del mulino alla vitalba vagabonda che s'arrampica sulle piante vicine e ricade in festoni, dall'edera che tappezza i vecchi muri crollanti alle cupe ramificazioni degli abeti che ascondono i precipizi, si possono annoverare tutte le gradazioni del verde, e le sue decomposizioni dal giallo bruno al dorato, dal più cupo azzurro al turchino.

Il limite estremo della sua fronte l'abbiamo individuato con un allineamento passante per esso e per i tre segnali N. 2, 3, e 4 scolpiti colla solita croce su tre grossi massi stabili di parecchi metri cubi di volume, facilmente ritrovabili e così disposti: il masso portante il segnale N. 2 è sulla morena sinistra del vallone, poco discosto dal sovraccennato appostamento di caccia diroccato; il masso del segnale N. 3 è sulla cresta del lungo e regolarissimo cordone morenico che si trova sul prolungamento della separazione fra i due ghiacciai della Tribolazione e di Grand Croux; il segnale N. 4 infine trovasi su un colossale masso posto sulla destra della testata in questione, fra le molte ramificazioni di torrentelli scendenti dal ghiacciaio, e da essa poco discosto.

Così si fece quel viaggio sino al principio degli Abruzzi: così probabilmente sarebbe continuato sino a Chieti, se una pioggia dirottissima non avesse costretto il conte ed i suoi compagni a passare due giorni nella meschina osteria di un paesello situato tra i monti, nascosto quasi tra le ramificazioni degli Apennini. Contro gli elementi è inutile impazientarsi!

Udii un grido soffocato... Poi mi fu scagliata una pietra, che mandò in frantumi la lanterna, e mi spezzò questo dito.... Cascai giù privo di sensi... La mattina mi ritrovai affranto dal dolore della mano, stecchito dal freddo, steso sul nudo pavimento di un androne, e ne uscii a fatica, strascicandomi... Mi accorsi che i furfanti mi avevano trasportato, mentre io ero fuori di me, all'entrata di un altro androne... In quel momento mi era impossibile di mettermi a verificare... Alcuni giorni dopo, quando vi tornai, non riuscivo a orientarmi... Mi ricordavo che ero entrato la notte dalle così dette Coriaccie, ma non mi ricordavo quante svolte avevo fatto, quanti passi avevo mosso, prima di fermarmi... Gli androni sono lunghi... tortuosi... uno dentro l'altro, con ramificazioni, ripostigli, terrazze aperte... un vero laberinto...

Flora, che amava la voce delle cose, mentre Bortolo s'era fermato a cangiar quattro parole coi pastori, andò a sedere in disparte sopra alcuni tronchi rovesciati e appoggiata la testa al palmo della mano, seguiva mentalmente la linea del paesaggio, colle casette scure che mandavano i tetti fino al suolo, umiliate sotto le ramificazioni ampie e bizzarramente frondose delle piante, che ricamavano il cielo bianchiccio strisciato da un'ultima venatura sanguigna. Dentro all'armonia sparsa e mescolata delle campanelle risuona una voce continua e profonda di acque correnti, di vento che fugge carico del buon odore del fieno. La giovenca chiama il torello dal fondo del prato, la capra si querela sulla roccia da cui ti guarda cogli occhi gialli: guizzano nei fondi umidi come spilli d'oro le lucciole: esce dalle stalle il morto tonfo delle cose misto al comando della voce umana. E voci ed ombre e lumi vagano lentamente nell'oscurit