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Ecco dunque che il suo maiden speech egli l'aveva fatto, riportando, a quanto pareva, un vero successo oratorio. Diana si voltò verso Bebè che, accomodata nella sua seggiolina davanti alla tavola, era occupatissima a sovrappor l'uno all'altro alcuni cubi di legno, e mugolava al suo solito: umm, umm. Ha fatto un bel discorso il babbo, e tu non sai dire che umm, umm. Vergogna!

Ma non sono molti anni che nemmeno questa compassionevole fine non gli era concessa. Dall'anno 839, nel quale una furiosa tempesta aveva accumulato alla sua foce dei monti di sabbia, fino al principio di questo secolo, il Vecchio Reno si perdeva nelle sabbie prima di giungere al mare, e copriva di stagni e di paludi un vastissimo tratto di paese. Sotto il regno di Luigi Bonaparte le acque furono raccolte in un grande canale protetto da tre enormi cateratte, e d'allora in poi il Reno va diritto alla foce. Queste cateratte sono il più grandioso monumento dell'Olanda, e forse la più mirabile opera idraulica dell'Europa. Le dighe che proteggono l'imboccatura del canale, i muri, i pilastri, le porte, presentano tutti insieme l'aspetto d'una fortezza ciclopica contro la quale pare che non solo quel mare, ma le forze riunite di tutti i mari dovrebbero spezzarsi come contro una montagna di granito. Quando monta la marea, si chiudono le porte per impedire che il mare invada la terra; quando la marea cala, si riaprono per dar sfogo alle acque del Reno che vi si sono accumulate; e allora passa per le porte una massa di tremila metri cubi d'acqua in un minuto secondo. I giorni di grande tempesta, si fa una concessione al mare, lasciando aperte le porte della cateratta più avanzata; e allora le onde furiose si precipitano nel canale, come un esercito nemico per una breccia; ma vanno a spezzarsi contro le porte formidabili della seconda cateratta, dietro le quali l'Olanda grida loro: Voi non andrete più oltre! Quella fortezza enorme che sopra una spiaggia deserta difende dall'Oceano un fiume morente e una citt

No, non si regge interruppe Bardelli facendo per alzarsi dalla sedia. Ma il professore, un po' piccato, lo trattenne pel braccio. Come non si regge?... E che cosa guarda? È forza riconoscere che Bardelli, perduto assolutamente di vista l'imperativo categorico, fermava la sua attenzione sopra una minuscola torre di Babele che Bebè andava via via erigendo co' suoi cubi e che minacciava rovina.

In fatti, patatrac, l'edifizio precipitò con fracasso sulla tavola e Bebè, rossa in viso ed irritatissima, se la prese coi cubi e cominciò a scagliarli di qua e di l

Ha reso più facile il viaggio, ha provveduto perchè gli emigranti abbiano a bordo tanta carne, tanto pane e tanti metri cubi d'aria respirabile durante il tragitto. Come se il complesso fenomeno dell'emigrazione consistesse in quei venti giorni di navigazione!... Buenos Aires, novembre. La più grande caratteristica di Buenos Aires è quella di non avere nessuna caratteristica.

Tale è questo strano paese, nel quale lo scrittore, per colpire l'immaginazione e destar l'entusiasmo, non ha da far altro che noverare i chilometri, i metri cubi d'acqua e gli anni di lavoro; onde un poema sull'Olanda sarebbe una meschina cosa senza un'appendice piena di cifre, e una relazione completa d'un ingegnere non avrebbe bisogno che del verso e della rima per essere uno splendido poema.

Quando, lungo le vie fiancheggiate dagli altissimi cubi moderni e lacerate dalle gialle traiettorie dei tranvai, tra il nero formicolìo della folla, sullo sfondo fuligginoso delle fabbriche milanesi, quella giovine madre passava con il suo casco d’oro, con la sua bellezza opulenta tutta in plasticit

Il limite estremo della sua fronte l'abbiamo individuato con un allineamento passante per esso e per i tre segnali N. 2, 3, e 4 scolpiti colla solita croce su tre grossi massi stabili di parecchi metri cubi di volume, facilmente ritrovabili e così disposti: il masso portante il segnale N. 2 è sulla morena sinistra del vallone, poco discosto dal sovraccennato appostamento di caccia diroccato; il masso del segnale N. 3 è sulla cresta del lungo e regolarissimo cordone morenico che si trova sul prolungamento della separazione fra i due ghiacciai della Tribolazione e di Grand Croux; il segnale N. 4 infine trovasi su un colossale masso posto sulla destra della testata in questione, fra le molte ramificazioni di torrentelli scendenti dal ghiacciaio, e da essa poco discosto.