United States or Palestine ? Vote for the TOP Country of the Week !


Io son venuto, viceversa, per dare a te i miei lumi, per sorvegliare la tua salute, per mettermi alle tue costole, intento a diventare, all'occorrenza, il tuo medico, il tuo frenologo. E mi accorgo di avere avuto una ottima ispirazione. Io ti trovo ammalato, molto ammalato! Tu presenti un quadro patologico allarmante, e devi impensierirtene.

La indifferenza di quella bruna con occhi nerissimi, capelli così folti che pareva dovessero affaticarle la testa, con labbra rosse e fresche come ciliege, era riuscita ad irritarmi, a mettermi in puntiglio, anche perchè vi avevo sospettato un artificio, un'insidia, e volevo prendermi la rivincita.

Ricordo soltanto che passai la nottata presso San Domenico su la strada di Fiesole, seduto su un muricciolo, e che la luna inondava la campagna col suo pieno lume sereno, e che i grilli zirlavano tra le erbe dei prati attorno e che un cane abbaiava, a intervalli, lontano. Ricordo che, a giorno alto, tornai a Firenze e che dovetti mettermi a letto con la febbre....

Aspettai per otto giorni una lettera di miss Yves, che non venne. Il 15 aprile ero a Napoli. Non ci voleva una fede meno salda della mia per mettermi in Napoli a quella ricerca, senza un aiuto al mondo. Dopo otto giorni di corse inutili, di speranze e di angoscie, trovai una traccia, inaspettatamente, al Museo Nazionale.

Forse.... È vero, ho fatto da me la mia educazione, la mia carriera. A quattordici anni, i miei genitori, ch'eran poveri, dovettero ritirarmi dalla scuola e mettermi in un banco di cambia valute.

E poichè il conte Quarneri cercava me, avendola con me, andrò io a mettermi a sua disposizione.

Nego d'aver tentato di respingere quel puzzolente sudiciume; gridai però ch'ero italiano; che non ero in flagranza di reato, che anzi mi trovavo in territorio straniero, e in mancanza di trattati d'estradizione, non poteva mettermi le mani addosso nessuno, meno d'ogni altro poi i turchi.

Ora, io non son bello, giovane, e non ho voglia di mettermi in questi ginepreti. Il mio esempio t'insegni; la mia filosofia ti persuada, o Giacomo Pico, e ti basti l'essere meglio accetto di me, ma sempre come soggetto, ai signori del luogo. A noi tocca di obbedire, e gran mercè se si può farlo men che si può.

Il Verga ed io ci contentammo di ridere, e di andare a desinare a quel Biffi che avevamo voluto fuggire. E stia sicuro il prof. Lesca che, nel caso che io avessi la tentazione di mettermi a scrivere le mie memorie, non dirò glielo giuro che Sesto, nel 1889, era un posto selvaggio, dove due viaggiatori potevano facilmente morire di fame!

20 febbraio. È venuta un'ora di sconforto! Da alcuni giorni sono al Museo Archeologico, colla pretesa di studiare le armi, ma veramente per farmi un po' conoscere dall'alta camorra artistica e municipale e forse mettermi a fare qualcosa. Passo delle ore l