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Egli scese pian piano; nessuno si accostava al pozzo, dal soprintendente all'infuori, e aspettavano, tremando, che, da un istante all'altro, Roberto vi perdesse la vita. A un tratto si staccarono alcune pietre e caddero giù, sbattendo per le pareti con molto fragore, e facendo nell'acqua un gran tonfo. Roberto gridò disperato: temeva quelle pietre potessero uccidere il bambino.

La notte scorsa disse il principale sedendo sovra il letto con un romoroso tonfo la notte scorsa a Gromo fu derubato un ricco proprietario. I ladri erano molti, arditissimi, abilissimi. Fecero tutto senza lasciar la minima traccia di . I carabinieri e le guardie forestali andarono per ogni verso, frugarono i boschi e le macchie, ma indarno.

Il muggito delle onde, che sollevate da una fresca brezza, si frangevano contro le roccie, impedì al carnefice di udirlo. Il momento era terribile. Fathma stava per essere precipitata nel lago. Un momento ancora e tutto sarebbe finito. Un'improvvisa idea balenò nella mente del greco. Puntò una delle due pistole; s'udì una strepitosa detonazione seguita da un urlo di dolore e da un tonfo.

Perchè aveva egli fatto così? Adesso gli occhi le si cominciavano ad intorbidare; ad una ad una udiva il tonfo delle gocce con uno sbigottimento mortale, come se la vita le mancasse in un freddo, che le faceva diventare di marmo tutte le carni, quando si accorse d'un tratto di avere sul fianco sinistro la piccola Betta con quel vestone rosso regalatole da una vecchia marchesa per la festa della Befana.

Madonna Bannina, che si era fatta al davanzale per cogliere l'ultimo saluto del fuggente, udì in quella vece il tonfo ed un gemito.

Io ho sempre tanta paura, quando di notte me le vedo davanti tante immagini scompigliate, che ridono, smontate da cavallo. Ho paura talvolta anche del mio sangue che pulsa nelle arterie come, nel silenzio della notte, un tonfo cupo di passi in stanze lontane... Basta vi ho trattenuto anche troppo qui in piedi. Vi ossequio, Madonna; e vi riverisco, Monsignore.

Ella taceva. Seduta colla signora Giovanna sul canapè della stanza coniugale, aveva udito benissimo il tramestio dei becchini nelle scale troppo strette per la cassa, e tutte le porte si aprivano sui pianerottoli, la gente discendeva; poi il tonfo cupo dello sportello, quando la cassa sospinta da cinque o sei mani scivolò dentro il cassettone della carrozza nera, aveva per un istante coperto il vocìo della strada, e poco dopo il cavallo si era allontanato battendo sonoramente i ferri sulle lastre.

Si cacciò avanti, ho detto; il sentiero bastava appena per me, ed egli strisciò contro le gambe mie, proprio al momento che io levavo il passo per correr dietro alla mia fuggitiva. Così avvenne che io perdessi l'equilibrio, e mi ritrovassi in acqua prima di aver visto il pericolo. Al tonfo che io feci si volse Galatea, e mise un grido di spavento. Ma il grido non poteva far niente al caso mio.

Ed ella si ritrasse, tutta raccolta sopra se stessa, piegata, in un atteggiamento di bestia. Mise un alto strido, d'un subito, e barcollò. Scendi, Rita! gridò la spilungona a una finestra Porta un cuscino! Accorreva, con la bocca ancor piena. Qui! Qui! Voialtre! Sopraggiungevano le recluse, dal refettorio. Cocotte era caduta sul selciato, con un tonfo sordo.

Il marchese Antoniotto si volse allora al Collini, che era rimasto pensieroso in mezzo all'anticamera; ma in quella che stava per volgergli la parola, si udì un grido dallo studio, e il tonfo, di un corpo che stramazza sul pavimento. Che cos'era egli mai accaduto? Chiusosi a mala pena nella camera, Bonaventura era andato sollecitamente all'armadio.