United States or Namibia ? Vote for the TOP Country of the Week !


E, mentre li dice villania, Crisaulo scende da le fenestre e manda subito a donare a la roffiana una gran collana che aveva al collo. TIMARO. Addio, Fileno. M'avrebbe dato troppo, s'io aspettava. Tu non mi ci corrai. Son quasi stato per non tornar. Mi sta a metter paura. So che venni correndo un pezzo in giú prima ch'io mi fermassi. FILENO. Io la sapeva.

Or son otto giorni, anzi otto mesi, anzi otto lunghissimi anni che non compar per usci per fenestre: io dalla mia parte non l'ho dato occasione di sdegnarse meco, onde dubito che altro fuoco la scaldi. Ella è di bellezza tale che per l'addietro s'è mai veduta per l'innanzi fia per vedersi: però sollecitata e presentata da molti.

DULONE. Quando egli viene a casa a trovarvi, Lidia a scavezzacollo corre agli usci, alle fenestre per vederlo; si tramuta di cento colori; e se la onestá di donzella non gliel vietasse, correrebbe in mezo la strada per vederlo. ERASTO. Di questo me ne sono avveduto anch'io, lo confessa ella e l'ha fatto chiedere al padre per suo sposo; ma egli risponde che non vuol ammogliarsi.

Egli a cui sono noti i nostri amori, per stizza m'ha chiusa in una camera e serrati gli usci e fenestre con chiavistelli: e son tre giorni che non mi cibo, e vuol o che vada al dottore o muoia cosí di fame. Sapete bene come è dispettoso e vuol vincer ogni cosa, e io son risoluta e ostinata. Onde pria che la fame m'uccida, m'ucciderá il dolore in pensar solo che non abbia ad esser vostra.

E vedi poi, d'intorno, mille fatte di lambicchi e campane da stillare, bocce di vetro le piú contrafatte del mondo. Ivi fornaci, scaffe e stufe, orci, fiaschi, arbarelli e tarabaccole. Per le fenestre fiori, erbe e sementi, radici, zucche, zucchelle e pignatte, laveggi, pignattini e speziarie e cose strane.

DON IGNAZIO. Che sai tu che questo mi piaccia? SIMBOLO. Ve l'ho intesa lodar molto di bellezza, pregate don Flaminio che tratti col conte ve la conceda, passegiate tutto il giorno sotto le sue fenestre, e il pregio che guadagnaste nella festa de' tori mandaste a donar a lei. DON IGNAZIO. E ciò m'importa manco del primo. SIMBOLO. Sono stato a madonna Angiola. DON IGNAZIO. Ben?

NEPITA. Sarebbe assai bene farsi un officiale che, quando se avessero a tor le fantesche, le ponessi le mani sotto per veder se son uomini o femine. A che giova tener le donne serrate in camera con porta e fenestre e chiavistelli, se i giovani se trastullano con loro sotto altro abito? SANTINA. Apri la porta: entriamo. GERASTO. Non posso cavarti di bocca una parola vera di questo fatto?

Lasciami, te ne priego, far giusta vendetta e che tal peste togli a davanti a chi, non cognoscendo com'io fosse per essere ingannato... Lascia! lascia! ché questo non è 'l primo. Non ti varranno... COMPAGNI. Resta! resta! sta'! Tienlo. Non odi? Toglili quell'arme. E che volevi far? Poco cervello! Pórti con una... FILOCRATE. Lascia, oimei! ché vo' sfondar quell'uscio e le fenestre.

E per dove potria esser scampata? FILACE. Io non mi son mosso oggi di casa fuor dell'uscio; e se non ha poste l'ali e scampata per le fenestre, non ha potuto scampar altronde. DOTTORE. Che dici ora? non parli? MANGONE. No, può uscir fiato dalla gola: Forca m'ha strangolato. DOTTORE. Che ti dissi io? MANGONE. E mi fa peggio ch'egli m'abbi ingannato, ch'ogni altro forastiero.

PANDOLFO. Vi prego che quanto prima si può si dia principio all'opra. ALBUMAZZAR. Primieramente bisogna trovar una camera terrena che sia rivolta al levante, che è la piú benigna parte del cielo; che non abbia fenestre al ponente;...