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Io voglio, io voglio errar, garrulo e forte, Nella luce del sole ebbro e rapito.... O libertade, o morte. Vieni ai campi con me!... Bagna nel verde La rugiada i miei sandali di seta. De la campagna che il mattin rinverde Vo’ coglier tutti i fior.... Vieni con me nei boschi, o mio poeta, Ma non dirmi d’amor!...

Con quelle altr’ ombre pria sorrise un poco; da indi mi rispuose tanto lieta, ch’arder parea d’amor nel primo foco: «Frate, la nostra volont

Io vo’ saper se l’uom può sodisfarvi ai voti manchi con altri beni, ch’a la vostra statera non sien parvi». Beatrice mi guardò con li occhi pieni di faville d’amor così divini, che, vinta, mia virtute diè le reni, e quasi mi perdei con li occhi chini. Paradiso · Canto V «S’io ti fiammeggio nel caldo d’amore di l

Quel sol che pria d’amor mi scaldò ’l petto, di bella verit

Tu, tu sola che amavi, e viva e rosea Del sol bevesti i luminosi rai, Tu che ne i lunghi spasimi D’intenso ardor fremesti, Tu, sanguinante ma non vinta mai, Sconosciuta e virile anima, resti!... Quando tace la terra, e nel silenzio Cala il bacio de gli astri al fior sopito, E come alito d’angeli Via per gli spazi immensi Un sospiro d’amor corre infinito, Tu in quell’alito vivi, e guardi, e pensi.

Lascia ch’io fugga tra i sassi e le spine Sin che la vita muore, Ch’io fugga senza tregua e senza fine, Colla febbre nel sangue e Dio nel cuore.... .... Va, di pace e d’amor ricca è la terra: Fanciullo, io son la guerra. Io lo respinsi e dissi: «Non t’amai, Non t’amo, no. Che tenti? Viva o morta ch’io sia, tu non m’avraiEgli rispose: «Menti

Mangia la rossa carne del tuo sogno, bevi del tuo pensiero il vin di fuoco. Se turbi a volte oscura disianza d’amor le vene all’aspra giovinezza che non è morta, in taciturna ebbrezza bacia ed abbraccia in te la tua sostanza. Ella, ella sola t’è fedele: abissi d’ombra, immense voragini di luce ti scopre: a regni d’èstasi t’adduce per mano, e, s’ella vuole, il sol tu fissi.

che l’una parte e l’altra tira e urge, tin tin sonando con dolce nota, che ’l ben disposto spirto d’amor turge; così vid’ ïo la gloriosa rota muoversi e render voce a voce in tempra e in dolcezza ch’esser non nota se non col

Mi disser: «Scendi ai placidi riposi Fra l’alghe serpentine. Nascondigli d’amor sono i marosi Inesplorati, e sol nel nulla è pace. Scendi;

Son macri volti e petti strazïati, Teste coperte di polve e di spine, Sfolgoranti d’amor luci divine, Corpi da interne piaghe divorati. Ed io domando: Ma chi siete voi, Che accennando sfilate a me davanti, E m’arridete, taciti e raggianti, Nella gloria del sol?...