United States or Finland ? Vote for the TOP Country of the Week !


Siete monachine vestite di nero, avete nero cappuccione che vi cela il volto, sfilate silenziose dalla porta segnata di croce alla chiesuola. O monachine, io entrai sotto l'androne freddo del vostro monistero, e vidi una finestretta e su quella era scritto Parlatorio. Oh con chi parlate?

La parola, pronunziata con accento di profonda amarezza, si perdette nel silenzio del boudoir. La duchessa di Neli si tolse dallo specchio, e riannodati alla meglio i capelli andò a rovesciarsi sulla sedia lunga. Ora tutta la sua vita, la sua vita monotona e vuota di donna onesta le sfilava dinanzi. Meglio così! si diceva meglio la vecchiaia! meglio la bruttezza! poichè bellezza e gioventù non erano valse a nulla. Meglio che i suoi capelli imbiancassero: qualcuno forse se ne sarebbe accorto, glie lo avrebbe detto! Che cosa avrebbe dunque fatto di quella carnagione soave come polpa di frutta mature, di quella bocca grande, vermiglia, odorosa, di quelle mani aristocraticamente scarne, dalle dita lunghe e sfilate, di quelle braccia forti e delicate ad un tempo, di quelle forme agili, eleganti, piene di grazia; che cosa ne avrebbe fatto, lei che nessuno aveva amato, che nessuno amerebbe? Avrebbe dovuto esser ancora bella per suo marito, per quell'egoismo fatto persona, per quell'uomo che le procurava tutti i fastidii della gelosia senza nessuno dei compensi dell'amore?... Erano dieci anni che durava la sua condanna, dieci anni durante i quali un coro di lodi e di ammirazioni le si era levato dintorno. Il gran pro che ella aveva ricavato dalla sua onest

Mentre dicevano queste parole, le barche continuarono il loro corso finchè si congiunsero colle altre che stavano aspettando. Quando tutte furono sfilate, apparve coperto quasi per intero il tratto di lago che è tra Bellaggio e Menaggio. Del resto, ad onta delle indagini, non abbiam potuto trovar tanto che basti per dir con certezza il numero preciso a cui sommava la gente del Palavicino.

Son macri volti e petti strazïati, Teste coperte di polve e di spine, Sfolgoranti d’amor luci divine, Corpi da interne piaghe divorati. Ed io domando: Ma chi siete voi, Che accennando sfilate a me davanti, E m’arridete, taciti e raggianti, Nella gloria del sol?...

Conosceva dunque da vicino, e avrebbe d'ora innanzi potuto vedere spesso, intimamente, la donna di cui aveva tanto sentito parlare da un mese soltanto che aveva posto piede a Napoli, ed alla quale si era spesso sorpreso di pensare con un segreto sentimento di desiderio, con una vaga aspirazione, come verso una creatura superiore, più degna e più capace di amore fra tutte quelle vane ombre che gli erano sfilate dinanzi?...