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Quando fuor giunti, assai con l'occhio bieco mi rimiraron sanza far parola; poi si volsero in se', e dicean seco: <<Costui par vivo a l'atto de la gola; e s'e' son morti, per qual privilegio vanno scoperti de la grave stola?>>. Poi disser me: <<O Tosco, ch'al collegio de l'ipocriti tristi se' venuto, dir chi tu se' non avere in dispregio>>.

ambo le man per lo dolor mi morsi; ed ei, pensando ch’io ’l fessi per voglia di manicar, di sùbito levorsi e disser:

Però, se tu non vuo’ di nostri graffi, non far sopra la pegola soverchio». Poi l’addentar con più di cento raffi, disser: «Coverto convien che qui balli, che, se puoi, nascosamente accaffi». Non altrimenti i cuoci a’ lor vassalli fanno attuffare in mezzo la caldaia la carne con li uncin, perché non galli.

O Vivïana May de Penuele, or vi sovviene de 'l lontan mattino? Voi sceglieste le rose ne 'l giardino ove un tempo convenne Rafaele, muta, con lento gesto, a capo chino. Non vidi allor la Primavera iddia? Disser la vostra lode a me li uccelli; fiori parvero nascer da' capelli, come ne la divina Allegoria cui pinse in terra Sandro Botticelli.

Però, se tu non vuo’ di nostri graffi, non far sopra la pegola soverchio». Poi l’addentar con più di cento raffi, disser: «Coverto convien che qui balli, che, se puoi, nascosamente accaffi». Non altrimenti i cuoci a’ lor vassalli fanno attuffare in mezzo la caldaia la carne con li uncin, perché non galli.

Mi disser: «Scendi ai placidi riposi Fra l’alghe serpentine. Nascondigli d’amor sono i marosi Inesplorati, e sol nel nulla è pace. Scendi;

Disser: «Fa che le viste non risparmi; posto t’avem dinanzi a li smeraldi ond’ Amor gi

Disser: «Fa che le viste non risparmi; posto t’avem dinanzi a li smeraldi ond’ Amor gi

Quando fuor giunti, assai con l'occhio bieco mi rimiraron sanza far parola; poi si volsero in se', e dicean seco: <<Costui par vivo a l'atto de la gola; e s'e' son morti, per qual privilegio vanno scoperti de la grave stola?>>. Poi disser me: <<O Tosco, ch'al collegio de l'ipocriti tristi se' venuto, dir chi tu se' non avere in dispregio>>.

ambo le man per lo dolor mi morsi; ed ei, pensando ch'io 'l fessi per voglia di manicar, di subito levorsi e disser: "Padre, assai ci fia men doglia se tu mangi di noi: tu ne vestisti queste misere carni, e tu le spoglia". Queta'mi allor per non farli piu` tristi; lo di` e l'altro stemmo tutti muti; ahi dura terra, perche' non t'apristi?