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E siccome la mamma esitava, cogli occhi erranti sulle pianelle di Marta e con mille dubbi nel cuore, ella rincalzò con quel suo impeto appassionato: Dimmelo mammina, mammuccia, mammolina... Oh! Marta fece la signora Oldofredi chinandosi a baciarla sei ancora la stessa.

Un contadino, quarantenne, scherza, balla con Ghiandusso. Questo si libera ogni tanto dalla stretta e lo scaraventa a terra per celia. La moglie dell'uomo interviene. Ghiandusso abbraccia la moglie, poi le versa un bicchiere di vino nel seno. Ma , ma ! dice il marito: ti permetto di baciarla, non sono geloso. La gelosia non esiste fra Italiani!

Dalla camera vicina non giunse risposta, e Edith, un po' sorpresa, s'affacciò a guardar dentro. Valeria giaceva sul letto con la faccia nascosta nel guanciale. Era ancora vestita del suo abito rosa della serata. Valeria! cara! che cosa è accaduto? domandò Edith, chinandosi a baciarla.

Dalla cuffietta scappavano fuori alcune ciocchettine di capelli biondissimi; le sopracciglia si confondevano col roseo della fronte; le labbra erano pavonazze. Ebbi un senso di repulsione, ma lo vinsi subito e mi inchinai a baciarla sfiorandola appena. Tra poche ore non la riconoscerai, disse mia madre. La bambina si agitò, aperse gli occhietti grigi e mosse le manine. Ti guarda, Dario!

Il principe, avventurato in un'impresa così ardita, comprese che doveva mantenersi in corrispondente contegno, quindi avanzandosi verso la giovine, che al chiarore della lucerna le sembrò ancora più bella di quanto se l'aveva figurata, volle prenderle la mano per baciarla e per ispirarsi ad alcune parole convenevoli di discolpa e di ammirazione.

E che non valgo io forse un'eminenza, da non poter come quei signori tener una vergine per adorarla?» E qui stimolato dalla libidine, e profittando dello stato sonnacchioso, in cui eran caduti i malandrini compagni, egli inchinò il suo volto di serpe sulla bocca imbavagliata d'Ida e tentò baciarla.

Un giorno, da Evian, l'aveva guidata a una cappella dove celebravano una festa che chiamava a torme i credenti dai luoghi più lontani: anche egli aveva chinato la dubitosa fronte come tutti quegli umili, come lei; ma non soltanto per seguire l'esempio della fedele, per nascondere a un tempo il pianto che lo accecava. Un'altra volta, sulla montagna, ella erasi fermata dinanzi a una cappelletta alla porta tarlata della quale stava infissa la grossa chiave rugginosa; con la debole mano bianca cercava di schiudere quella porta, inutilmente. Egli stesso l'aprì, e nell'atto che schiudeva alla pia il varco del sacro luogo, egli pensava come grande fosse la secreta forza di quella debolezza apparente: quando la povera mano s'era stancata invano e pareva aver dovuto rinunziare all'intento, il muscoloso braccio era stato spinto a vincere per lei l'ostacolo. E allora egli aveva sentito struggersi dal bisogno di baciare quella mano addolorata, di baciarla devotamente sul dorso, di baciarla avidamente sulla palma; dal bisogno di sentirsi imporre la miracolosa mano sulla fronte infiammata. Non era la dolce mano soccorrevole e salutare? Non l'aveva egli vista un giorno medicare pietosamente un ferito, un infermo della cui insania morale tutti ridevano e che ella sola commiserava? Quell'uomo era caduto, grondava sangue; e alla vista del suo sangue, all'udire le sue parole più scomposte del consueto, le risa crudeli crescevano; ella sola, come una suora, aveva saputo medicarlo e guarirlo. La sua mano era soave ed agile, pronta e destra all'ufficio di carit

Certe volte, quando la Baby si avvicinava sorridente al Damonte o a Scipio Spinola e diceva loro qualche paroletta gentile, oppure, quando i suoi adoratori le prendevano la mano per accarezzarla e baciarla con devota galanteria, gli occhi di Andrea sembrava gettassero fiamme.

Fräulein entrò dietro a lei con i molti pacchi; e il cagnolino abbaiò vedendo i sorci. Addio, Anne-Marie! Addio, mio amore, disse Nancy, soffocando il pianto, e sporgendosi a baciarla, con grande difficolt

Egli ritornò e venne ad inginocchiarsi presso il gran divano bianco dove ella giaceva. Scellerata creatura, mi richiami, adesso? e tentò novellamente di baciarla. La resistenza fu più debole. Un leggiero rossore si distendeva sulle guancie e sulla fronte della bellissima creatura. Che vuoi, dunque? ella domandò, a bassa voce, levando la testina, per guardarlo negli occhi.