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Oh, les beaux yeux qui ont pleuré tant de larmes! e tornò a baciarla anche sugli occhi Mon ange adoré!...

Ma la nota curiosa di quest'apparato si era ch'esso non aveva scopo alcuno, non era un invito, non derivava da intuizione del mio desiderio di pace; Lidia m'aveva preparato il posto vicino a lei e s'era acconciata la testa, così per capriccio.... Chinatomi a baciarla, sentii che mi sfuggiva e le sue labbra restavano immote, come le braccia, stese lungo i fianchi....

Giuseppina, salita nella cameretta che sua madre le aveva allestita con tante cure delicate, ne rimase commossa, ed accorse a baciarla teneramente, per esprimerle la sua viva riconoscenza; ma l'Agata ed io pensavamo che quella maledetta finestra di Milano, che aveva attristata la mia gioventù, avrebbe continuato a molestare col suo influsso la nostra famiglia e ad amareggiarci la vita.

Èlvia si stringeva a lui, voleva esser presa tra le braccia, quasi per trovarvi un rifugio; ed egli era contento di tenerla così, di accarezzarla, di baciarla, di mormorarle dolci parole a intervalli.... Giacchè, a mano a mano che la sera più s'inoltrava, essi si sentivano costretti a restare silenziosi; e avevano ancora pensavano tante dolci cose da dirsi in quelle ore di raccoglimento, in mezzo alla gran pace della vasta campagna!

Così dicendo, prese la mano della signora e s'inchinò per baciarla. Era un po' confusa, la signora Angelica, anzi sconcertata senz'altro. E non meno confusa, non meno sconcertata la signora Olimpia, a cui si volgeva il conte Malatesti, dopo aver baciata la mano della cognata. Avrebbe voluto schermirsi, ritirare la sua.

Valeria trovò Nancy che declamava dei versi agli alberi del frutteto. S'inginocchiò sull'erba ad allacciarle la scarpetta sciolta, e disse senza alzare il viso: Nancy vai da Edith. Ma... senti... cara, non devi baciarla. Oh! è stata cattiva? No, gioia, no. Valeria ancora in ginocchio cinse col braccio la piccina. La povera Edith è malata, disse lentamente.

Egli li vedeva, in attitudini familiari, avvicinarsi a lei! abbracciarla! baciarla!... Egli aveva paura di sedere dove quegli altri si erano seduti, di muoversi come gli altri si erano mossi, di parlare come avevano parlato. Con la sua sola presenza, egli contribuiva a ridestare più chiari, più netti, i ricordi di lei!

Terribili e spaventose conseguenze recava questo castigo; gli altari restavano senza croci candellieri, se non al momento che si celebrava la messa a porte chiuse: nessuno, eccetto i chierici, i pellegrini, i mendicanti ed i fanciulli minori di due anni, potevano seppellirsi in luogo sacro: nessuno accettavasi alla penitenza ed all'eucaristia se non in articolo di morte; proibito il menar moglie o baciarla o mangiare carni, e fino radersi: ogni giorno, a terza, sonavano le campane, al cui tocco dovevano tutti recitare preci di penitenza.

Acconciata in quel modo, aspettava la seconda visita di Lorenzo Salvani. Appena egli comparve, la contessa alzò il capo, piegandolo leggiadramente verso la spalla in modo da saettare il giovine con uno sguardo ad occhi semichiusi, e, con la muta eloquenza del più cortese sorriso, gli porse la mano. Lorenzo corse a stringere quella mano, e non contento di stringerla, chinò il capo a baciarla.

Tina! gridò la fanciulla e corse a buttarsele con la testa contro il ventre. Tina represse a stento un urlo di dolore chinandosi a baciarla sui capelli. Hai tardato, hai tardato, diceva la piccina tirandola per la gonnella: La mamma mi ha fatto il riso col latte, vieni a vedere. Tu che cosa mi hai portato? Niente. Cattiva! Il sole entrava per la finestra spalancata.