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Aggiornato: 28 giugno 2025


Ella soffocava; le mancava la voce per la gran vergogna e il dolore, ma diceva, perchè voleva dire. Dio di Dio! Che passione di non poterla stringere fra le braccia e baciarla sulla bocca mentre parlava!... Eppure egli aveva avuto il feroce coraggio di dirle che avrebbe fatto benissimo a partire, che era il suo dovere, che Dio l'avrebbe ricompensata ridonandole la pace dell'anima!...

Baciarla?... Ma e poi?... Quella testina capricciosa si era montata non domandava più nemmeno dell'Edita.... E poi?... Se lo assolveva dalla parola data?... E il Casalbara non vedeva nemmeno quella maraviglia di capelli, di bellezza, di giovinezza.... vedeva soltanto il grugno da satiro del Kloss e ne udiva la sghignazzata beffarda. Pure, bisognava fare qualche cosa.

Bambina! Se, per esempio, domani io fossi morta? Ma taci! E io la presi alle tempie e incominciai a baciarla su la bocca, su le gote, su gli occhi, su la fronte, su i capelli, con baci rapidi e leggeri. Ella si lasciava baciare. Anzi, quando io mi arrestai, mormorò: Ancora! Ritorniamo nella nostra stanza io pregai, traendola. Ella si lasciava trarre.

Vi fu una lunga pausa. Ma se rifiuto di baciarla, non sar

In questi periodi, io potrei stare vicino a voi, voi sola con me, lontani ambedue da ogni rumore, da ogni fastidio, in quella compagnia, infine, che ogni amante ardentemente desidera e io non vi prenderei una mano per baciarla, non vi direi una parola d'amore... È strano... è strano... ella mormorò. Vi è di peggio. Debbo io dire anche il peggio? Non vi offendete, voi? Non mi offendo. Dite.

Bada, le dissi: non ti chiamerai più Rosa, ma Fausta. E volli baciarla e accarezzarla anch'io. Mia madre, colpita dal tono un po' enigmatico con cui avevo pronunziato queste parole, mi guardò intentamente e mosse le labbra, per farmi una domanda. Non disse motto, e gliene fui grato. È strano! esclamò il dottore, facendo uno sforzo per nascondere la commozione. La gioia stimola l'appetito.

Giacomo sorrise della loro imprudenza e del pericolo che avevano corso; passò nell'anticamera a vedere se l'uscio era chiuso, poi, rientrando, si tirò dietro e serrò colla molla anche quello del salotto e ritornò a baciarla, ad accarezzarla. No, sai. Nino; ho paura, troppo paura... gli rispose Lalla schermendosi. Egli può venire, da un momento all'altro.

Avvinghiatosi al corpo della sua figliuola, baciava il suo volto freddo, accarezzava, cercando di ravviarli, i suoi lucidi capelli castagni, che l'acqua aveva impiastricciati alle tempie; la scuoteva, tornava a baciarla, a carezzarla, e la chiamava per nome. Ma invano; quella povera carne non rispondeva più; le braccia ricadevano penzoloni sui fianchi.

Parola Del Giorno

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