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Io non li credo meritevoli di questo brutto epiteto, rispose il babbo: perchè numerose esperienze c'insegnano che un certo intendimento lo hanno anche loro: ma è un fatto che fra gli animali, i pesci non sono i più accorti. La loro pelle coperta di scaglie è insensibile: il loro sangue è freddo e circola lentamente intorno a un cuore imperfetto; la loro testa è così compressa, che ci è appena posto per un cervelluccio molto piccino. I pesci non hanno gioie, non hanno amicizie, vincoli di societ

-Venite, torniamo indietro. Si; rispose ella con un filo di voce. E voltarono indietro; ma il freddo pungente le dava assai noia, ed ella batteva i denti per tal modo che il suo cavaliere incominciò a temere non fosse per accaderle di peggio. Chiudete bene la vostra mantellina; le disse; intanto sar

IL COMMENDATORE. L'inverno e così mite a Roma, che una pelliccia sarebbe un'offesa per il municipio. Te la comprerai un altro anno, purchè faccia freddo, cosa che non è possibile. Guarda, piuttosto, se la colazione sia pronta. Io, intanto, darò un'occhiata alle cartelle del mio discorso sulla sanit

Il Cancelliere stava per svenire, teneva gli occhi immobili ed era freddo come un morto: ei non sapeva in qual mondo si fosse, ora gli ritornava alla mente il pericolo corso d'essere ucciso da quei tre, e li voleva puniti, ora facea riflessione ai loro tormenti, e gli parevano eccessivi; pensava quanto esso stesso avea arrischiato d'essere preso in sospetto di traditore, e quindi trattato a quel modo, e s'immaginava i casi futuri e paventava di modo che il suo spirito era un caos di terrori, di paure e di funeste aspettative.

Il barone di Sanza, in fatti, venne a vedere i suoi amici di Lauria due o tre volte, suggerì qualche consiglio molto utile; ma si addimostrò in generale freddo e riservato, come un uomo che non vuole svegliare speranze, cui non potrebbe poi realizzare. Non dimandò neppure a Don Diego ciò che voleva fare.

Ho freddo, ho freddo in mezzo a voi, severi Libri che antiche pugne a me narrate! Che m’importa di ciò?...

Imilda trepidante guarda giù al sentiero per la valle, e, stringendosi ad Ugo, mostra il viso affannato da una veglia tormentosa, come quella che, cogli apparecchi non mai decisi, coi dubbi, coi rimpianti, precedette il tristo giorno di un viaggio verso l'ignoto. Quale veglia! Ma è proprio vero che fuggiamo? Che mio padre è morto? Quante cose con noi si dovrebbero portare! Quali? Ma il fardello sempre cresce! Questa veste è necessaria? proprio? Se il freddo, se la bimba.... Eravamo tanto tranquilli! Non si può pensare! Che succeder

Solo più tardi, al momento che stavano per ritirarsi dopo la cena, il professore, levando d'un tratto uno sguardo freddo e severo sopra la moglie, pronunciò con manifesta intenzione queste parole, che la fecero trasalire: Domattina, molto per tempo, debbo recarmi a Morò-Casabianca.... A Morò? ella chiese, non riuscendo a nascondere il suo turbamento. A Morò, egli ripetè con un tenue sorriso.

Innamoratissimo, anche quando uscì nel freddo e nell'ombra della via e rientrò nella sua casa deserta: egli ardeva di passione, come un giovanotto ventenne al suo primo convegno d'amore e si andò a guardare nello specchio, per vedere se era abbastanza bello per quella bellissima donna.

Faceva caldo, si soffocava dentro, e Giacomo venendo allora dal freddo della strada, si sentì bruciare la faccia, mentre respirava a fatica in quell'aria greve, impregnata dal profumo dei fiori e corrotta dall'odore che vi era rimasto delle vivande.