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Facendo questa dimanda con un piglio tra beffardo ed Amorevole, Ginevra dimostrava chiaramente di volersi tenere sulla sua, aspettando la fine di quella conversazione che l'aveva molto turbata. Ma di questo turbamento non ne traspariva pur ombra sul viso.

E Marta, lanciata un'occhiatina amorosa al fidanzato, che lo fece andar in visibilio, ratta ascese lo scalone che doveva condurla negli appartamenti del conte. Nicodemo, riavutosi dal turbamento che gli aveva cacciato addosso la improvvisa chiamata del padrone, s'accorse ch'era solo nello stanzino dei portinai.

La povera tosa, che capiva il mio turbamento, benchè me ne stessi zitto, faceva mostra di dormire; ma io mi accorgeva che vegliava e che il suo cuore batteva come il mio. Essere angosciati, e allo scuro, e non poter muoversi, non so se l'abbiate provato anche voi, è una cosa a cui Dio non dovrebbe condannare una povera creatura.

Qual turbamento, e come dolce, in quel cuore di donna! Ci sono le gioie che opprimono, tanto sono violente; pure, chi vorrebbe rinunziarci? A buon conto, non voleva rinunziarci la nobile signora, che aveva aspettato quel giorno e quel turbamento profondo, come il premio di tutte le sue fatiche, come il compenso di tutte le sue ansiet

Questo racconto finì come era principiato, fra i singhiozzi. Oh, disse poi, n'è vero ch'io non fui una stolida, che non mi lusingai invano? No, rispose donna Livia, ed il principe, prima di gettare il turbamento in una fanciulla, doveva riflettere: egli ha indegnamente....

I passi s'avvicinarono, una porta si aprì e cinque o sei persone entrarono. Cosa incredibile! Pietro riprese ancora coraggio, intese che bisognava dissimulare, ed ebbe la forza di nascondere il terribile turbamento. Non s'è trovato nessuno, disse uno che fin l

Ov'era la sua calma? Ove la sua ragione in quell'istante?... Ma tal turbamento durò un lampo: la duchessa lo sormontò Veglia qui presso, disse alla vecchia. E fece un passo verso Federico. L'ufficiale pallido, agitato le moveva incontro. Ohimè, donna Livia! ohimè, le disse, qual caso, quali avvenimenti!... Ah! che non posso nemmeno parlare!...

Il giorno innanzi, all'uscir della prigione, Damiano s'era incamminato, debole ancora e con non so qual turbamento nell'animo, verso casa sua. Credendo impossibile che tutti l'avessero così dimenticato, non sapeva che pensare di Rocco e del signor Lorenzo.

Adesso non sapeva più come dire: un turbamento, quasi un impeto di pianto, le salì agli occhi; il corridoio era buio, la signora Cesarina vestita di nero, dinanzi a lei, pareva un'ombra. Vorrei... cominciò, e s'interruppe, come se avesse paura di essere intesa dalla cucina. Che cosa? Una corona di fiori bianchi... L'altra la guardò stupefatta.

Ma se le dico, nulla!... Una scalfittura alla spalla, senza nessuna importanza.... Oh mio Dio!... E dove?... Con chi?... Avete almeno una carrozza?... È qui abbasso. In un attimo, la baronessa corse a gettarsi uno scialle addosso; tornò rapidamente balbettando confuse parole dall'ansia, dal turbamento, ed uscì a braccio del duca, che la sentiva tremare da capo a piedi. La carrozza partì di corsa.