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Oh! ma perché fuggite, belle nubi carnali? Perché vi coprite il seno e il bel ventre tondo, con tanta castit

Ma siccome non c'è niente di perfetto in questo basso mondo, così neanche il Guercio era perfetto, e ci aveva egli pure il suo lato debole come tutti i figli d'Adamo. Ora il lato debole del Guercio era il cuore; il cuore che si sentiva palpitare in seno, ogniqualvolta pensasse (e ciò gli occorreva sovente) ad una modesta casetta sui Gioghi, dove sarebbero bastati al suo bisogno i più famosi alimenti bucolici, mele, ballotte e latte rappreso; una casetta, insomma, un poderetto, nel quale avrebbe potuto ridursi a finire i suoi giorni con Maddalena; con Maddalena, avvizzita, scaduta, ma che lo aveva amato, lui Guercio, per la sua smilza persona, non gi

Su d'un letto a baldacchino di seta azzurra come i paramenti della camera, adagiata sul copertoio di raso color di rosa, trapunto a fiorami, era la signora Argellani, vestita ancora, ma col seno discinto.

Chi l'imbusto di dietro le dilaccia, chi di molt'acqua nella fronte spruzza. Ipalca era graffiata, meschinaccia, le mani, e piange e le ciglia strabuzza; e perch'è giunto Gano, si dispera a ricoprirle il sen che scoperto era. Quel tristo ipocriton del conte Gano disse: Un effetto isterico gli è questo. Le porrò sopra il seno una mia mano: poiché son maschio, ella guarisce presto.

Solo Dodon, tenendo il mento in seno, guarda sottecchi or l'uno or l'altro attento, e sogghignava spesso e si stupiva dell'eterno ciarlar che lo stordiva.

Quand’io ti davo il latte del mio seno eri parte di me, chiusa in me stessa: come un suggello io ti tenevo, impressa nelle viscere.

ond'ir ne convenia dal lato schiuso ad uno ad uno; e io temea 'l foco quinci, e quindi temeva cader giuso. Lo duca mio dicea: <<Per questo loco si vuol tenere a li occhi stretto il freno, pero` ch'errar potrebbesi per poco>>. 'Summae Deus clementiae' nel seno al grande ardore allora udi' cantando, che di volger mi fe' caler non meno;

Ma presto, per fortuna.... e questo lo mormorò più sottovoce me ne andrò! me ne vado! subito! a qualunque costo! E camminava un po' dondolandosi, affondando le mani nella giacchetta, con un'aria di rivolta e di sfida, stirandosi ritta colla vita e colle spalle, quasi offrendosi col seno sporgente: pareva volesse sfoggiare tutte le attrattive, tutte le seduzioni della sua bellezza.

S'invola poscia il volator Divino, Qual sparisce per l'aure aureo baleno. Tende le palme, e reverente inchino Traeva gridi il cavalier dal seno: Qual celeste piet

Gli angioli tutti pregavano per Esmeralda. Il fanciullo, che quasi era divenuto cadavere, andava riprendendo il calor della vita; nel seno dell'afflitta madre tornava a gradi a gradi la speranza.