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Gli uomini posati facevano capire alla Baby che ci andavano meno perchè temevano di riuscire importuni «a certe personeInsomma essa era disperata; non le rimaneva più fedele altro che qualche vecchio reumatizzato, il quale l'angustiava maggiormente domandandole ogni momento: Come mai Scipio Spinola non si lascia vedere?... Perchè il Damonte corre sempre dalla Zanibon?

È troppo lento lei esclamò e si fa tardi: andiamo! chi mi ama, mi segua! Mentre il Damonte le calzava il guanto, Andrea fattosi pallido, aveva guardato la Baby in modo tale da mettere paura. Tuttavia, s'ella non sapeva ribellarsi interamente al predominio di Andrea, se ne vendicava poi, come Marco Baldi, mettendolo in ridicolo e burlandosi di lui.

Il Damonte e Scipio Spinola, che da tutto ciò si capisce come avevano ragione di annoiarsi parecchio in quella casa, se ne andarono prima degli altri, e ancora sulle scale, fermandosi per accendere il sigaro, brontolarono a bassa voce che «la societ

E, forse, sentiva pure che quell'uomo dal viso pallido e dallo spirito ascetico, sarebbe stato a lungo andare, ancora più pesante di Titta Damonte, e però, quasi quasi, per non averci impicci, preferiva meglio tenerselo lontano.

Andrea fece la prima visita di giorno, come era naturale, ma la sera stessa il Damonte e Scipio Spinola, in segno di protesta, non si lasciarono vedere dalla contessina Baby. Andarono invece in conversazione dall'avvocatessa Zanibon, una bella donnacciona, che ogni sera «teneva societ

Titta Damonte era un biondino tisicuzzo, che voleva conquistare la Baby toccandole la corda della piet

Allora, tutto sommato, continuò ad essere amabile col cugino, ma sfidò i suoi musi e i suoi brontolamenti, mettendosi di nuovo a dar pranzi e feste e a combinare ogni giorno partite di caccia, gite, cavalcate, per richiamare le pecorelle smarrite. Faceva un pochino la gelosa con Titta Damonte; nell'uscire da teatro, dava il braccio a Scipio Spinola, e tutti furono di nuovo a' suoi piedi.

La Baby con quel musetto piacevole imitava la faccia trista e i sospiri di Andrea quando «la opprimeva» col solito racconto delle sue tragiche vicende. Tutti ne facevano le più matte risate, e persino il malinconico Damonte, se adesso tossiva, non tossiva altro che per il troppo ridere.

La Baby avea passata la sera piacevolmente, mettendo in ridicolo i due innamorati. Marco Baldi le aveva riferito le grimaz fatte da Titta Damonte e da Scipio Spinola, quando ebbero le prime notizie della visita del Santasillia, e le disse pure che quella sera, per vendicarsi, contavano appunto di andare a veglia dalla Zanibon. Figurarsi allora la Baby!

Ma non ostante l'umore bizzarro della cugina, Andrea si sentiva assai più tranquillo vedendola a Castelguelfo. Non c'erano visite, viaggiatori, e anche il Damonte e Scipio Spinola non capitavano altro che la domenica a pranzo, per ripartire la sera stessa. La fabbrica, i ristauri d'Oriano e i disegni relativi erano occupazioni che si confacevano allo stato suo; ed egli vedendo che trovava modo di attendere a quegli impegni, s'illudeva promettendo ogni giorno a stesso, che all'indomani avrebbe ricominciato i suoi studi con nuova lena; ed era tanto sicuro di spicciarsene in breve, che avea gi