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Dovrebbe dunque ritornare a Catania senza nulla scoprire; e non saprebbe riportare alla duchessa che delle congetture confuse, incerte, infondate fors'anche... che maggiormente l'agiterebbero? Mentre egli rifletteva a tutto ciò, il sagrestano e la donna, che gli aveva condotta dinnanzi, lo esaminavano ed attendevano quanto direbbe loro.

Terminando, non posso a meno di riportare uno stralcio di lettera del dott.

Io non mi posso astenere dal riportare qui un frammento della Storia della Scultura del Conte CICOGNARA, sia perchè in se stesso merita considerazione, sia perchè si versi appunto intorno alle arti dei tempi, nei quali successero i casi che noi raccontiamo: «La storia di queste arti presenta un convincimento di tale verit

E malgrado tuttociò verso le ore undici di notte un aiutante del maggiore Delaj comandante le sei compagnie della Unione, arrivava tutto smarrito a riportare al Generale Garibaldi come i Francesi senza colpo ferire avessero preso le tre breccie.

Ma cos'è accaduto, di nuovo? Domandai a bassa voce. È accaduto che la questura lasciava liberamente partire noi sette o otto, purché prima le avessimo, consegnato tutti questi bravi ragazzi.... Io ho sdegnosamente rifiutato questa proposta. Bravissimo! E ora? Ora credo che sieno andati a riportare la mia risposta al questore.

Ma io credo di no! Risposi immediatamente. È impossibile! Questa replicò, turandosi gli occhi, quasiché si trovasse al cospetto di un'ombra. Non starò a riportare tutte le spiegazioni; basti il sapere che gli amici mi avevano dato per morto, onde assister più tardi a questa burletta, «On est toujours trâhi, què par les siens. Come eran lunghe le serate a Digione!

A Benedetto Salemi, che all'indomani della strage lo interrogò su questo particolare, il maresciallo rispose: Erano tanto impauriti! Il Salemi, nel Siciliano, de' 9 e 10 gennaio 1894, fece un'esatta e commovente descrizione dei casi di Santa Caterina. Dalla quale, mi piace di riportare il luogo seguente, dove egli narra la sua visita al cimitero.

Lontano, non altro bramava che di rivederla, dicendo che La sua dolce accoglienza Gli cresceva l’intenza D’odiare il vile, e d’amar l’alto stato. Pregiato vanto d’amore, che ogni donna di accorto e delicato intelletto dovrebbe piacersi di riportare.

Innocenzo pertanto volendo, per avventura potendo procedere diverso dagli altri i patti promessi da Cardinale, pontefice spergiurò; e se lo spergiuro meritasse mai scusa, l'avrebbe meritata adesso, dacchè i Cardinali con la nuova costituzione non mirassero ad altro che ad avvantaggiarsi. Di questa costituzione a noi importa riportare unicamente il disposto che vieta eleggere Cardinali minori di trenta anni, aumentarne il collegio oltre ventiquattro, governare senza il concerto dei Cardinali, ed alienare beni ecclesiastici dove almanco i due terzi di loro non acconsentissero. Da diverse femmine questo Papa dabbene ebbe sette figliuoli, e tutti riconobbe per suoi, e colmò di ricchezze: però stati della Chiesa a veruno assegnò, terre , e contadi. A Franceschetto, che tale ebbe nome dalla esigua statura, procacciò le nozze con la Maddalena figliuola di Lorenzo il Magnifico, e si reputarono regie; in compenso egli promise eleggere Cardinale Giovanni dei Medici, più tardi Lione X, e lo elesse di tredici anni, da tanto che gli premeva osservare la costituzione giurata da Cardinale, e insieme con lui un suo servitore di anni venti. Visse vita agitata, disforme, perniciosa ad altrui ed a ; prima s'inimica Ferdinando di Napoli, poi gli rompe guerra, e pauroso, che lo Sforza da Milano accorra in aiuto di Ferdinando, gli suscita contro gli Svizzeri; ma spaventato per la vittoria del duca di Calabria al ponte di Lamentana dove (se narra il vero la fama non vi furono morti feriti) cala agli accordi, i quali acerbamente sopportando, da capo ingaggia guerra contro Ferdinando. Per ingagliardire le armi temporali ci aggiunse la scomunica; senonchè riputandola di piccolo ausilio si risolve voltarsi alla Francia; tutti i popoli del mondo nemici alla Italia, tutti le furono servi, ma sovra ogni altro molesto il Francese; colpa massima del Papato; però veruno degli stati italiani ne andò immune; chi primo aperse le porte ai Francesi il Papa; ma poi in capo a dieci anni a volta a volta ce li chiamarono i baroni Napolitani, i Toscani, i Lombardi, i Veneziani, ed i Genovesi, e vennero, ce ne fosse stato! ora con Carlo il vecchio di Angiò, ora con Filippo e Carlo Valesi, ora con Ludovico I, II e III della nuova casa di Angiò, il vecchio Renato, il figliuol suo Giovanni duca di Calabria, Renato di Lorena, e Renato II due volte; del seguito taccio; solo dico, che infino a quando gl'Italiani non si sentano capaci a fare da non si movano; chiama come vuoi il forestiero, che ti aiuta, lo proverai sempre padrone, Carlo VIII invitato dal Papa non venne (doveva venire agli altrui inviti più tardi) onde a questo, fu mestieri appaciarsi con Ferdinando. Prima di raccontare la sua morte diciamo alquanto dei suoi costumi. Gem nacque figlio a Maometto II quando questi sedeva sovrano, Bajazzette mentre durava privato; distinzione sufficiente, anzi ce n'era di troppo, a fare che il fratello minore nato nella porpora vincesse il maggiore; ma bisognava prevalere nelle armi; invece fu Gem sconfitto, ond'ebbe di catti scappare, e ripararsi a Rodi sotto la protezione dei Cavalieri di san Giovanni: protezione nemica vuol dire, quando è bazza, prigione, quasi sempre morte di laccio, di ferro, o di veleno. I Cavalieri lo mandarono in Francia nella commenda dell'Alvernia; a loro lo chiese il Papa, e il gran maestro Francesco d'Aubusson facendovi calca dintorno, glielo consegnarono; il d'Aubusson in mercede ebbe il cappello cardinalizio. Bajazzette promise al Papa gli avrebbe pagato quarantamila ducati annui se glielo custodiva stretto, e il Papa, che aveva voluto Gem appunto per questo, conchiuse il negozio; però non sentendosi il Bajazzette abbastanza sicuro s'industriò avvelenarlo; propinatore a prezzo del veleno un Macrino del Castagno gentiluomo della Marca di Ancona; scoperto patì orribile supplizio; non dissentivano i Papi ad avvelenare Gem, solo intendevano avvelenarlo essi, come di fatti fece più tardi Alessandro VI e per molto tesoro, come noteremo a suo luogo. Sicarii, ed avvelenatori in cotesti tempi frequentissimi a Roma, e non poteva essere a meno, però che nei casi ordinari come si costumava fino dai tempi di Bonifazio VIII, vendevansi bolle d'impunit

Per quel giorno e per la notte vegnente si trattennero gli stanchi soldati in Prauthoy; il domani si portarono a Langres, onde accompagnare i prigionieri, riportare la preda e apprestarsi a nuove avventure.