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Clelia rianimata sempre più era diventata scherzosa, e s'abbandonava a fantasticherie pell'avvenire. Quel sognare ad occhi aperti così proprio dell'infanzia non è forse altro che una malattia dello spirito.

Mia madre rianimata moltiplicò verso Giuliana le sue tenerezze. Manifestò il suo caro sogno e il suo presentimento. Ella aspettava il nipote, il piccolo Raimondo. Era sicura, questa volta. Mio fratello anche aspettava Raimondo. Maria e Natalia rivolgevano spesso a me, alla madre, alla nonna, domande ingenue e graziose sul compagno futuro.

Dopo molte ore di penoso cammino, interrotto ben anco da una violenta burrasca, si trovarono fuori di quei boschi. Ad Emilia parve d'esser rinata, riflettendo che se quei due uomini avessero avuto ordine d'ucciderla, l'avrebbero certo eseguito nell'orrido deserto dond'erano usciti, e dove mai se ne sarebbe potuto trovare la traccia. Rianimata da questa riflessione, e dalla tranquillit

Tuttavia la dicevano buona per la sua immutabile indifferenza anche coi vecchi. Era sempre la stessa fanciulla, pallida, ubbidiente, che sarebbe stata incantevole se una qualunque gioia della vita avesse rianimata quella sua grazia primaticcia. Ma ella non s'interessava di nulla e di nessuno, non avendo mai ricevuto una buona parola da quella sera che egli, il primo, era fuggito gridando: S

Ella viveva ancora. Si pigliavano per mano: Pietro le parlava sottovoce, come un bambino, pieno di carezze nella intonazione, dicendole che l'amava, che le voleva bene, che l'adorava, che la idolatrava, che era la sua mamma cara, unica, immensa. Ella stava a sentire, come rianimata da quella voce tutto amore, respirava meglio, la mano non bruciava più tanto, la fronte non aveva più quei sudori gelati. Ma quando, in fondo alle parole del figliuolo, ricompariva, inconscia ma fatale, quella interrogazione; quando quel dimmi, vago ma insistente, ritornava sulle labbra del figliuolo, quando la curiosit

Poco stante ricomparve il fratello. Bisognava nascondergli quel suo turbamento. Si calò il velo sul volto, e angelo vero di concordia e di pace, rianimata al pensiero d’aver compiuta questa sant’opera, s’affrettò a discendere, e tornò a vegliare la sua povera madre.

Nella prima ora del pomeriggio arrivarono al paese di Ortona. Anna battè alla porta del monastero e chiese di vedere l’abadessa. All’entrare si presentava un piccolo cortile con nel mezzo una cisterna di pietra bianca e nera. Il parlatorio era una stanza bassa, con poche sedie in torno: due pareti erano occupate dalle grate, le altre due da un crocifisso e da imagini. Anna fu subito presa da un senso di venerazione per la pace solenne che regnava in quel luogo. Quando la madre Veronica apparve d’improvviso dietro le grate, alta e severa nell’abito monastico, ella provò un turbamento indicibile come dinanzi all’apparizione di una forma soprannaturale. Poi, rianimata dal buon sorriso dell’abadessa, ella compì il messaggio in brevi parole; depose nel cavo della ruota le scatole, ed attese. La madre Veronica le si rivolse con benignit

La vecchia, tra sospettosa e impaziente, gli si tenne alle calcagna, per veder di cavare dalle sue prime parole qualcosa dell'avvenuto, o, se non per altro, per metter male. Intanto Stella, come rianimata dall'angoscia medesima che le stringeva il cuore, corse pronta a Celso, e giungendo le mani: Ah tu non sai, proruppe sommessamente, tu non sai perchè vengo qui.... Il nostro Damiano....

Nora, appena uscito il procuratore del Kloss, era corsa nel gabinetto di toelette, al forzierino in cui teneva i suoi gioielli. ! ! Avrebbe venduto qualche bijou! Come mai non ci aveva pensato prima? E rianimata, contenta della sua nuova idea, prese tutti gli astucci dei gioielli, e li distese aperti, sopra un piccolo tavolinetto. Ma quando li ebbe dinanzi, tornò seria, addolorata.

Il generale si buttò nelle braccia di Maurizio, mescolando lagrime e ringraziamenti. Maurizio, a tutta prima confuso, accolse in silenzio quella dimostrazione affettuosa, che sentiva di meritar così poco. Ben presto la loro attenzione fu rivolta alla povera giacente. Le gocce dello spiritoso liquore l'avevano rianimata un tratto. Ma il respiro era quasi impercettibile, e si sentivano appena i battiti del cuore. Raccomandato a Biancolina di strofinar lei le braccia e il seno dell'inferma, il dottore aveva messo mano ad altri apparecchi, per farle alcune iniezioni ipodermiche di etere e di liquore anisato di ammonio. Era di una operosit