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Tanto quelli che erano assuefatti ad ascoltarlo, quanto gli altri che, forse per la prima volta, il caso poneva accanto a lui, ubbidirono a quella voce dolce, che aveva nel comando una intonazione di convincente preghiera, e intorno al principe si formò un vuoto. Don Pio, volgendosi all'oste, gli disse sorridendo: Se così vi ascoltano, la mia elezione è assicurata.

Vi era una impercettibile intonazione di durezza nella voce che aveva pronunziate quelle parole e che, subito dopo, si era spenta. La donna aveva preso a respirare affannosamente, rovesciando un poco la testa, come in cerca d'aria. Poi, riavvicinandosi alla finestrella, nascondendosi la faccia tra le mani, mormorò rapidamente: Misericordia.... misericordia di me! Perdono, Signore, piet

quello stesso poeta, per rappresentare gli antichi beneficii che le nove Muse recarono un giorno ai mortali, immagina che, discesa dal cielo, la stessa dea Urania gli abbia un giorno cantati al poeta Pindaro. Non sono da sperare stupendi effetti poetici da una tale intonazione mitologica, e però tutto l'Inno, nel tutt'insieme, riesce manierato e freddo. Pure qua e l

Volevo replicare, ma egli ripetè: Non sapete nulla, non sapete nulla. Poi dopo alcuni minuti di silenzio, con maggior calma e una malinconica intonazione di voce: No davvero, figliolo, non posso scroccarvi un giudizio tanto indulgente. La santit

Ti adoro mormorava lui, con la intonazione antica, così schietta, così sgorgante dall'imo cuore. Ma presto, la mia insofferenza divenne spasimante. Io non poteva stare un giorno senza vederlo; avevo annullato in me ogni repulsione, venuta dal contatto di mio marito con Giustino Morelli, e pretendevo che egli, l'adoratore tenero e soave, vincesse il proprio ribrezzo.

Fabio, accorgendosi di aver commessa una imprudenza, dovette narrare com'era sorta l'idea del teatro e il perchè del nome. La principessa si morse le labbra, ma non tradì il dispetto che provava altro che dando alla voce una intonazione più aspra e più nasale del consueto, e, dopo aver domandato al signor Rosati quali erano gli artisti che avevano cantato, quali signore v'erano, stette qualche momento pensosa, con gli occhi volti a terra e poi gli disse: Io presiedo l'Opera per le Povere Madri Lattanti, e di quella associazione fanno parte quasi tutte le signore romane e molti signori, ma mentre essi mi danno molto appoggio per riunire offerte, mi abbandonano tutto il lavoro più duro, che è quello di visitare a casa le povere donne, per assicurarsi se sono veramente miserabili, e di domandare informazioni sul conto loro nel vicinato. Io non posso accudire a tutto; vuole aiutarmi in questa opera di carit

Io ho tempo, non parto che a mezzanotte. Parliamo. Che cosa vuole? chiese umilmente. È proprio la prima volta? egli ridimandò colla stessa intonazione sardonica. Ella non lo crede: ho capito. Andavo innanzi io perchè potremmo incontrare qualcuno che mi conosca. Veda: nella nostra casa sono tutte persone per bene; bisognerebbe che nessuno si accorgesse della sua visita, anche per la povera Tina.

Sarebbe per caso aggravato? , mi scrive. Sta molto meglio. Se sbrigo presto ciò che ho da fare.... alla prefettura e al municipio.... passerò un momento a salutarlo. Farai bene. Povero Prè Letterio, quello è un amico! Il professore la guardò in viso un istante. Poi con una lievissima intonazione di ironia: Quello.... ! rispose.

I discorsi però uscirono in breve da cotesta intonazione: il Polverari, togliendo adito dal piacere provato in quella giornata, accennò alla decisione da lui presa di prolungare, oltre al termine da prima divisato, il suo soggiorno a Morò-Casabianca.

Dimenticherai, dimenticherai... ella disse, con la sua intonazione malinconiosa, che dava tanto fascino alle sue parole. Non dimenticherò, mai egli dichiarò, aprendo le braccia, con un gesto definitivo. Tutto si dimentica disse Chérie, semplicemente. Io non posso. Tenta. Ho tentato... lo sai... ho tentato egli disse, con una umiliazione atroce di tutto il suo essere. Ebbene?