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Certo pensai nei favolosi giardini ove s'esilia l'anima mia chimerici peschi foggiarono la tua carne flessuosa, con la neve odorante dei loro fiori che le sonore dita del vento plasmavano!... Io venni a te, tremante e religioso, come in un tempio... avanzandomi incerto come in un'umida grotta!... A te venni, inciampando a ogni mio timido passo, trattenendo il respiro per non destare il Dolor nel passare!... Si schiuse il tuo sorriso nella serena acqua del tuo viso, come al cadere placido d'un fiore... S'aprì a ventaglio il tuo sorriso fluttuando nel cielo, e fece impallidire il viso impetuoso degli Astri, nel silenzio!... Io ti parlavo volubilmente di strane cose, bagnata l'anima di una sgorgante angoscia, e mi pareva di sentirmi avvolto dalla corrente d'un fiume voluttuoso.

L'êra contemporanea comincia con la rivoluzione francese: si ottennero da essa i beneficî promessi? Tanto poco si ottennero, che quel cataclisma potè essere definito «una farsa sanguinosa». Mentre il principio dell'eguaglianza tra gli uomini era scritto col vivo sangue sgorgante dalle ghigliottine, Napoleone s'incaricava di dimostrarne la fallacia; o, per meglio dire, ne incarnava la logica conseguenza. Se ogni uomo è uguale ad un altro, un ufficialetto d'artiglieria prende il posto dei re per diritto divino e si fa padrone del mondo. Autocrate repubblicano, egli è il tipo dell'umanit

³²⁴ Amm. Marcell., I, 287, 3 sg. Io credo di far cosa grata ai miei pochi ma delicati lettori offrendo loro la traduzione di molta parte del Misobarba. Come tutti gli altri scritti di Giuliano, questo libello manca del lavoro della lima ed è disordinato nella composizione. Ma ha il merito prezioso di esser cosa propriamente viva, sgorgante di getto dalla vena aperta. La personalit

Ti adoro mormorava lui, con la intonazione antica, così schietta, così sgorgante dall'imo cuore. Ma presto, la mia insofferenza divenne spasimante. Io non poteva stare un giorno senza vederlo; avevo annullato in me ogni repulsione, venuta dal contatto di mio marito con Giustino Morelli, e pretendevo che egli, l'adoratore tenero e soave, vincesse il proprio ribrezzo.

Poeta fu, nel più profondo dell'anima. Di poeta ebbe per usar le parole d'un suo illustre avversario il soffio, l'essenza alata, l'anima lirica. Non cercò nuove forme: fece sue quelle della poesia patriottica che palpitava in tutti i cuori quand'egli s'affacciò alia vita, le forme del Rossetti, del Berchet, del Manzoni. Dice egli stesso all'autore della «battaglia di Maclodio»: «quest'umile cetra apprese le forme da te, e il mio canto modula alla tua scuola gli accenti d'una speranza che non è più la tua». L'impeto della passione soverchiante non gli poteva consentire le sottili e pazienti industrie di stile e d'armonia, che più tardi vennero in onore. La sua poesia fu propriamente un canto sgorgante dall'anima, poesia di battaglia, piena strepito d'armi, di schianti di fulmine, di fremiti di popolo, di grida d'ira e di dolore. La successione delle sue strofe di decasillabi somiglia all'incalzarsi di manipoli di combattenti che corrono all'assalto; nelle quali le rime sono punte di spada e i tronchi finali urr