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Aggiornato: 21 giugno 2025
Fuori imperversa la bufera; il vento scuote le gigantesche invetriate multicolori, attraverso le quali giunge scarsa la luce scialba di quella mattina; nel suo cuore imperversavano pure le bufere, ed intanto i fanciulli cantavano il loro Gloria in excelsis Deo! Subentra un coro di uomini forte, solenne. Et in terra pax.... Egli ride ironicamente. Pace! Quale menzogna!
Il pavimento di marmo era celato da soffici tappeti, ed in mezzo alla stanza sorgeva il basso letto di argento e di oro, su quattro piedi, simili a gigantesche zampe di leone; soffici materassi e magnifiche coltri di porpora ornavano il letto, sul quale egli aveva posato le pingui membra. Ho sognato! mormorò. Ho sognato! Gli dei immortali siano ringraziati.
Nella giornata intanto, a rompere la monotonia, arriva qualche altro capo dei villaggi vicini, col solito seguito, e spesso ci offrono del tecc, il loro vino, portato entro gigantesche corna da bue rivestite in pelle, e servito in bicchieri pure di corno. La sera ci portano miele, una capra e cento pani.
Il bastimento passò in mezzo alle dighe gigantesche che chiudono il golfo dell'Y, e attraversato rapidamente il Pampus, il gran banco di sabbia che per poco non rovinò il commercio di Amsterdam, entrò nel Zuiderzee.
Il cielo era sgombro e lucentissimo, la notte molle e deliziosa, la luna biancheggiante sulle moli gigantesche, tutta quella galleria innondata dalle fragranze degli aranci, che gettavano le lunghe loro ombre sul marmoreo pavimento e sui bianchi pilastri. Per quanto l'aria vi recasse ogni tanto la confusione delle voci, delle grida, de' suoni che fervevano nelle interne sale, quel luogo era tuttavia abbastanza silenzioso. Ella si concentrò in sè stessa, e fatta la somma dei beni e dei mali, che in quel momento costituivano la sua vita, concluse di essere troppo infelice, e non vedendo nel tempo avvenire nessun barlume di meglio, pensò esser ben più vantaggioso il morire, che vivere di quella guisa. In questi pensieri stava così colla testa reclina, guardando meccanicamente le ombre dei flessuosi aranci, che movendosi rendevano strane figure sui bianchi marmi rischiarati dalla luna. A un tratto ode un sospiro, nè gi
Egli vedevasi sempre dinanzi la superba immagine dell'almea col fucile in mano, come l'aveva veduta in mezzo alla pianura puntare calma e terribile il leone che volteggiavale d'intorno; parevagli di sentirsela ancora fra le braccia col capo appoggiato dolcemente al suo petto, trasportato sul dorso del veloce mahari coi capelli neri e profumati attorcigliati al collo; parevagli di ascoltare il debole suo respiro, il battere del suo cuoricino, il fremito delle sue membra, e provava emozioni violente, sconosciute, ignote, voluttuose, e sentivasi il sangue turbinare più rapido nelle vene, un fuoco strano accendersegli nel petto, fuoco che mettevagli la febbre indosso, fuoco che prendeva proporzioni gigantesche, che divorava e la memoria di Elenka e quella di Notis.
E molto ricco doveva essere chi pagava l'esecuzione di opere sì gigantesche. Mentre questi pensieri mi passavano per la mente, io camminava al chiaror del mio cero, scioglievo il filo del gomitolo e procedevo procurando di seguire la direzione indicata dalla ristretta linea dell'imboccatura.
Le case a tinte vive, secondo il concetto degli antichi marinai, i quali da lontano volevano riconoscerle e salutarle, aspettavano silenziose la cavalcata delle nubi, illuminandosi al riflesso dei lampi.... E a un tratto, per la violenza del tuono, le nuvole si spalancarono come porte gigantesche e mostrarono il fulmine ricurvo, dorato, arme classica e divina, che si sfoderò precipitando dietro la montagna.... Susseguì il vento, la pioggia sferzò, ora verticale, ora a sghimbescio, a capriccio del vento, e l'uragano si stabilì sopra il paese.
Voltatevi ancora e guardate quel viale, anzi meglio, quei viali interminabili, accompagnati da quelle statue e da que' vasi monumentali di marmo, interrotti da quei laghi, da quelle fontane, orlati da quelle siepi gigantesche; che cosa immaginare di più grandioso e tuttavia di meno fastoso, di meno opprimente!
Da una parte e dall'altra non si scorgevano che gigantesche e fitte foreste che venivano a curvarsi nelle acque, qualche pezzo di terreno coltivato a durah in mezzo al quale andavano e venivano allegramente bande d'ippopotami affaccendati a saccheggiarlo, e assai di rado qualche capanna, e quasi sempre crollata o sfondata.
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