Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 25 maggio 2025
Non era quella un'illusione per fermo. Il giovine meravigliato richiuse sull'indice le pagine aperte del libro e rimase intento a guardare la bianca apparizione. Per la prima volta dacchè dimorava lassù, egli vedeva qualcheduno, oltre il solito giardiniere, nella villa sottostante. La divinit
Mandate innanzi pattuglie a speculare i luoghi finalmente a capo dei suoi ufficiali entrava in Roma il generale Oudinot tutt'oro, e penne, ch'era un visibilio a mirarlo; si aspettavano i francesi accoglienze liete, dacchè pochi (egli lo aveva detto) erano i facinorosi che scombussolavano cielo e terra, i Romani veri, deliranti di ricuperare la delizia del governo pretesco, e furono stranamente delusi; urli, fischi, maledizioni a bocca di barile, con timore di peggio. Il Generale Oudinot giunto davanti al caffè delle Belle Arti di un tratto mira una bandiera dei tre colori italiani quivi appesa; parve gli agitassero davanti gli occhi il teschio di Medusa; poco dopo egli infuria e tempestando comanda ai cittadini quinci la removano, rispondono quelli con ingiurie, e con onta e in mezzo all'assordare dei sibili ricorrevano concitate le parole romane: «levatela voi, chè ve pare? non semo i vostri servitori, i vostri servitori non semo.» Allora cotesto uomo grossiero vie più sbuffando si accosta col cavallo ed afferrata con entrambe le mani la bandiera tira, e tira fra le risa, e gli scherni della moltitudine; però la bandiera ottimamente assicurata non cede; solo si capovolge, ed egli quasi fuori di se dalla rabbia raddoppia gli sforzi invano: il suo cavallo inquieto per lo insolito tramestio volta le groppe, e il cavaliere è costretto a consentire a quel moto senza però lasciare il lembo della bandiera: perchè di un tratto egli apre le mani e l'abbandona? Perchè allibisce egli, e come trasognato abbassa la faccia e ripiglia tutto sbaldanzito il cammino? Gli era comparso, o piuttosto gli sembrò gli comparisse davanti il Garibaldi che torvo lo sogguardasse, e tanto bastava perchè l'anima di costui sbigottisse di spavento. Come accadesse lo strano caso a veruno forse, o a pochi è manifesto, io lo dirò con le parole stesse dell'amico Ripari: egli confidandomi il fatto mi commise tacere di lui, ma io non lo obbedisco fidando non voglia portarmene il broncio; dove mai m'ingannassi lo placher
È vero egli pensava è vero... Nel lasciar Venezia io avevo in animo di proseguire per Parigi e per Londra, e invece sono rimasto qui ad assistere a questa nuova tragedia, e ho messo in seconda linea gli affanni miei, e ho quasi dimenticato il fine del mio viaggio... Avrei ben diritto di ricordarmene oggi, di cercare uno svago a questa cura assidua che mi rode... Uno svago?... Ma ce ne può essere?... Ma posso io volere che ce ne sia... dopo tre settimane dacchè ella è morta? Tre settimane! E un mese fa ella era sana, florida e lieta, e guardava piena di fede al futuro, e affrettava col desiderio il giorno in cui avrebbe portato il mio nome!... "Sono troppo felice ella mi diceva una sera. Ho paura..." E s'ammalava subito dopo... e l'ho vista morire... e ho sentito la sua mano irrigidirsi nella mia... ho letto ne' suoi belli occhi gonfi di lacrime tanto amore e tanta piet
Dacchè erano insieme e specialmente dacchè Alberto aveva cominciato ad allontanarsi un poco da lei, volgendosi tutto a quella grande speranza che lo invadeva, Emilia era molto cambiata. La sua salute non era mai stata perfetta, la sua bellezza era fragile; le forti emozioni provate, il dolore d'essere divisa da' suoi, da tutto che prima amava, l'amarezza segreta di essere discesa dinanzi agli sguardi altrui, la vita nomade e inquieta, tutto l'aveva impallidita, stancata, affievolita, e gi
In sul principiare del novembre 1847, il nostro ammirabile artista fu chiamato a Copenaghen per dirigere gli spettacoli al teatro di corte. Quivi egli scrisse non poche composizioni da camera, ed una Messa da Requiem in suffragio di re Cristiano VIII, che venne eseguita nella chiesa cattolica di Copenaghen il 5 gennaio 1848, e ripetuta, il venerdì santo dello stesso anno, in occasione di un concerto sacro dato a benefizio dei feriti nella guerra pei Ducati dello Schleswig-Holstein. Le onorificenze ottenute e le laute profferte della Corte non valsero a trattenere il Mariani a Copenaghen dacchè l'eco della rivoluzione italiana ebbe scosso le sue fibre di patriota e di artista. Egli corse a Milano per arruolarsi nelle file dei volontari, e dopo aver preso parte infino all'ultimo alla lotta nazionale, sconfortato dalla dolorosa catastrofe, accettò un contratto per Costantinopoli, e partì alla volta di quella citt
Non era lui!... Che cosa avrebbe potuto volere, a quell'ora, il duca di Majoli?... Quantunque fosse una delle pochissime persone che ella vedeva meno malvolentieri dacchè amava Andrea Ludovisi, pure in quel momento quella visita la contrariava; Andrea poteva apparire da un momento all'altro.... Signora baronessa... mi voglia perdonare....
Eppoi lassù non aveva quella noia della moglie, e quell'altra di gente cui dovesse roba o danaro; mentre a D...., eh! a D.... erano litanie che non finivano mai. Stava egli adunque in barba di miccio; ma la quinta notte, dacchè campeggiava lassù colle turbe, gli avvenne caso da fargli dire, che proprio gente contenta sulla terra non ve ne può durare.
E appunto nella piazza di Valladolid m'accorsi per la prima volta che dacchè ero entrato in Spagna non avevo ancora visto una pipa!
Mesi e mesi erano scorsi dacchè era stata posta in seggio la giunta estraordinaria. Contradittorie voci andavano in giro per la citt
Aveva l'aria di doverci rimanere il resto de' suoi giorni; dacchè ero tornata, da tre giorni, non era più uscito. « Non esci a passeggiare, babbo? gli domandai. « No, mi rispose; fa un caldo orribile. «Che fare? Pure era necessario ch'io parlassi con Gualfardo da sola. « Babbo, ripresi. Io invece sento il bisogno di passeggiare questa sera.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca