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Aggiornato: 16 maggio 2025


Veduta la ferita del braccio, presto la fasciarono e gli si misero intorno con ogni premura; ma mentre si adoperavano con tanta sollecitudine, almanaccavano per trovar le circostanze del fatto. Da chi mai può esser venuto il colpo? Non mi sono ingannato, e posso assicurarvi che furono più scariche. Dunque fu tentato di penetrare sino a noi!

«Chi mi assicura che voi lo farete?» «Come posso assicurarvi, Anselmo? non ho condotti gi

Anch'io, del resto, che ho avuto pratica con pittori, posso assicurarvi che la cosa non è andata altrimenti. Lavorare in fresco, che si canzona? Non è mica come sorbire un uovo; continuò l'oratore, vedendo di avere tirato a l'uditorio.

Però posso assicurarvi che Gaetano Starace, senza essere un modello di bellezza, era molto simpatico coi suoi capelli neri e lievemente ricciuti, cogli occhi vividi e la pelle bianca come quella di una donna. Non era un essere eroico, non era un uomo di grandi sentimenti, ma aveva un cuore di oro e conservava fedelmente l'eredit

Ed io lo conosco, signori, e posso assicurarvi che quel negro è il miglior galantuomo di questa terra. Se la sua biografia non vi è nota, posso raccontarvela in poche parole. Quel negro nativo del Morant-Bay venne portato in Europa fanciullo ancora da uno speculatore, il quale, vedendo che la tratta degli schiavi in America era incomoda e non gli fruttava abbastanza, pensò di tentare una piccola tratta di grooms in Europa; imbarcò segretamente una trentina di piccoli negri, figliuoli dei suoi vecchi schiavi, e li vendé a Londra, a Parigi, a Madrid per duemila dollari l'uno. Il nostro negro è uno di questi trenta grooms. La fortuna volle ch'egli capitasse in mano d'un vecchio lord senza famiglia, il quale dopo averlo tenuto cinque anni dietro la sua carrozza, accortosi che il ragazzo era onesto ed intelligente, lo fece suo domestico, poi suo segretario, poi suo amico e, morendo, lo nominò erede di tutte le sue sostanze. Oggi questo negro (che alla morte del suo lord abbandonò l'Inghilterra e si recò in Isvizzera) è uno dei più ricchi possidenti del cantone di Ginevra, ha delle mirabili coltivazioni di tabacco e per un certo suo segreto nella concia della foglia, fabbrica i migliori zigari del paese; anzi guardate: questi vevay che fumiamo ora, vengono dai suoi magazzeni, li riconosco pel segno triangolare che v'è impresso verso la met

«Udite il finecon súbita stizza, che volse immediatamente in riso, rispondeva il Cerra: «Inutile, e per avventura ingiurioso, ingiurioso sarebbe assicurarvi il pacifico possesso dei vostri castelli, terre e privilegii; bene non pure sperate, ma abbiate per fermo, che intendiamo ampliarvi di dominii e di ogni specie di concessioni, con le quali un figlio di Francia può dimostrare la sua riconoscenza a fedelissimi....»

Avete ascoltato come sempre quel sentimento di rettitudine che onora il vostro carattere. Lo riconosco. Ma lasciatemi in pari tempo che con franchezza vi dica che a questo sentimento avete dato ascolto così ciecamente da obbliare per esso ogni altro criterio. Guardate, Sant'Angelo: io non vi obbietterò che voi vi siete esagerata la vostra posizione e che le virtù vostre dovrebbero bastare per assicurarvi l'affetto di qualunque donna voi voleste eleggervi a compagna; so che non dareste alle mie parole altro valore che quello d'un vieto conforto. Però rispondetemi: che cosa avete fatto voi finora per sapere quello che forse sta celato nel cuore di Loreta? Chi vi dice che questa donna, che ha per la vostra famiglia forti argomenti di gratitudine; non abbia concepito per voi tanta affezione, che le sia di dolore il dovervi abbandonare? Infine, dinanzi alla necessit

«Dunqueinterruppe Carlo. «Dunque, come io vi diceva, Monsignore, Guasparrino tornava da Pisa per certe sue bisogne, e vedutomi da lontano mi corse a braccia aperte incontro, gridando: Oh! oh! compare. Oh! Guasparrino, siete voi? risposi io. Ed egli: Come state? Ed io: Grazie a Messere Domine Dio, non mai bene quanto ora; e voi? Ed egli Eh! così.... ma gli anni cominciano a diventar troppi, bel compare mio. Ed io: Che andate voi pensando agli anni? la morte ci ha da cogliere vivi, compare. Ed egli: Io vo' intanto, che abbiate la cortesia di venire meco fino a casa, dove saggerete un cotal vino di Toscana che un mio amico mercante di Pisa mi ha ultimamente donato, affermando con giuramento che era vecchio di cento anni. Cento anni! Domine, aiutalo! Vo' dunque, bel compare, che veniate a farne la prova. Vengo di certo io: e andammo. Quivi si trovò in capo di scala dama Ginevra, che ci accolse con una leggiadria da fare onore a qualunque grande imperatrice o Regina; e noi ricambiati in fretta con essa lei alcuni saluti, ci ponemmo a tavola per fare il saggio del vino. E vi so dire, Monsignore, ch'egli era del buono, ma del buono da vero: io non saprei assicurarvi se avesse per l'appuntino cento anni, chè la fede di battesimo non gli vidi io, ma ottimo era certo; quasi cominciai a credere dentro me, la causa della Sciampagna perduta: ma la Sciampagna si manterr

Bravo, signor cavaliere! Ho letta la vostra relazione e posso assicurarvi che è un bel lavoro. Ve ne faccio i miei rallegramenti. Sono troppo fortunato, se l'opera mia ha incontrato l'approvazione dell'eccellenza vostra reverendissima, rispose Marini con un inchino. , la mia piena approvazione, riprese monsignore.

Su, narra, fa presto che ho l'inferno nel cuore. Dove si trova? È vivo?... È morto?... Posso assicurarvi che Abd-el-Kerim è vivo. Elenka scattò in piedi come una pazza. È vivo!... Vivo!... ripetè ella con un'esplosione di gioia che pareva delirio. Sei proprio sicuro?.... L'hai veduto proprio coi tuoi occhi?... Dimmelo, Tepele, dimmelo!

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