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E così dicendo, l'audace vecchio, afferrando un coltello che gli venne tra mano, ne ficcò d'un colpo la lama nelle tarlate assi del desco.

Le sue corrispondenze facevano ridere, e questo fu un vero successo, per la stagione di carnevale. Quando venne la quaresima, volle che i suoi lettori facessero un poco di penitenza, e allora andò a spolverare gli antichi documenti degli archivi, e le pergamene tarlate, e si mise a parlare di storia. I suoi lettori si addormentavano col giornale in mano negli angoli dei caffè.

A Frascati, un vasto cortile scoperto, a furia di carta dipinta, di porte vecchie, d'assi tarlate e di stracci inverosimili, era stato ridotto a teatro per uso di una compagnia di guitti, i quali, nella giornata, per campare facevano qualche altro mestiere posticcio: il primo attor giovine, per esempio, pestava pepe in una drogheria e il brillante s'ingegnava a raschiare i menti dei frascatani, in qualit

Una luce pallida di vespro nuvoloso pioveva dai vetri del finestrone; nella penombra gli stalli ergevano le braccia nere, tarlate e unte d'olio; in fondo, presso il campanile, una donna scopava il pavimento. Don Bonomo aperse un libro di preghiere e pensò.

La saletta era quadrata e bassa, ma dipinta a scompartimenti con ghirlandette intrecciate di grappoli, sparse d'uccelletti e di conchiglie; alcuni quadroni vecchi e foschi, in nere tarlate cornici, la ornavano, dopo aver marcito per due secoli nel refettorio di qualche convento. Alle due finestre pendevano tende di percallo, di bianche fatte giallognole, che gi

La casa dove abitava la famiglia di Vittore non aveva più di cinque stanze anguste, umide, dalle soffitte basse e tarlate; due a terreno, la cucina e un camerotto, in che stavano Damiano e Celso, e tre al pian di sopra; una saletta, se così poteva chiamarsi, poi la camera dov'era morto l'antico velite, contigua a quella della Teresa, e in fondo un bugigattolo, con una finestrina quadrata, aperta a mezza via fra la parete e la tettoja, in forma di abbaìno: era l

Arriverei fra tre giorni, rivedrei qualche amico, e lo troverei mutato, rovisterei dapertutto ove io sapessi celata qualche corda che potesse risvegliare un'armonia sopita nel mio cuore; visiterei come in mesto pelegrinaggio la mia vecchia casa una volta popolata da tante fantasie e i tugurii dei poverelli che erano un tempo gli amici della nonna e vedrei forse aprirsi quelle porte tarlate alla notizia del mio arrivo, e venirmi incontro qualche vecchierella che si ricorderebbe di avermi portato in braccio, per baciarmi sulla bocca.

Date due massime corazze per la patrizia e per la ribaldella, Monti di Pegli. Chi vi coglie? Fiorite ed appassite, e non sapete che sul candidissimo seno di una dama, sulle braccia tarlate di una crocetta nera, altri fiori, meno belli di voi, più belli di voi, agitano i petali al susurro di una parola rovente, al prorotto singhiozzare d'una preghiera.

Siccome tenevo la testa bassa, poco convinta, Egli mi prese la punta delle dita con somma dolcezza e continuò evidentemente felice di dovermi combattere su quell'argomento: Cugina, cugina, sempre le vostre idee tarlate. Anzitutto voi pensate che io possa morire. È possibile? (sorrise tanto leggiadramente intanto che non lo credei possibile neppure io). E poi, ammettiamo l'assurdo, se io fossi caduto in fondo al Passo del cervo con quale diritto mi si sarebbe compianto? Io sono solo, libero, non amo, non sono amato, la mia vita mi appartiene e chi sa, chi può indovinare, chi si arrischierebbe a dire che l'istante di ebbrezza da me provato nel varcare l'abisso non valesse più di venti o trent'anni spesi a rialzare le spalliere del mio giardino? Credete che il valore di una esistenza sia raccolto nella sua lunghezza? E se io non potessi dare più nulla al mondo, se l'anima mia avesse esaurita la sua forza, se l'ideale a me concesso fosse gi