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La presenza in Palermo del duca Gastone di Précourt e dei suoi amici, se aveva gettato in quello stato la signorina di Charmory e la contessa, se aveva ridestato le apprensioni della signora d'Archenval, aveva messo una animazione nella colonia degli stranieri. Unicamente occupato del mondo femminile, il duca aveva trovato nelle signore un valido appoggio per i suoi disegni di svaghi, e come il carnevale s'inoltrava, e gli stranieri delle Palme e della Trinacria erano stati oggetto di molte cortesie da parte dell'ospitalissima societ

E subito, tornando a parlare al Belcredi: E non vedere più nulla, caro, di tutto ciò che dopo quel giorno di carnevale avvenne, per voi e non per me; le cose, come si mutarono; gli amici, come mi tradirono; il posto preso da altri, per esempio... che so!

Ci illudiamo, credendo avere impressioni nuove, sensazioni insolite; non è che una ripetizione continua e regolare di altre impressioni, di sensazioni obbliate. Vi sono due grandi fatti ad esempio: il carnevale e la villeggiatura.

¹ Villabianca, Diario palermitano, in Biblioteca Storica e Letteraria di Sicilia, di G. Di Marzo, v. XXVI, p. 294. In tal modo si apriva il ciclo delle feste sacre e profane dell’anno. Tra le ridde della tubiana e le ebbrezze dei ridotti, tra lo scompiglio dei carri e le misurate movenze del Mastro di campo, correva sbrigliato, frenetico, il Carnevale.

Le sale di casa Vivaldi erano aperte ai visitatori consueti in tutte le sere di martedì; ma la gran sala, la sala massima, era illuminata soltanto due volte all'anno, la prima sul cominciare del carnevale, la seconda in primavera, e in quelle due occasioni si facevano inviti formali.

Venuto il carnevale, la nonna annunziò il desiderio di Maria di passare qualche giorno a Venezia con suo marito.

Ritornò a casa per le feste di Natale e vi restò fino dopo il principio del nuovo anno; a carnevale nuove vacanze, e a Pasqua rimase in famiglia quasi un mese.

Ah, ecco, disse Maurizio, voi ora guastate la dolce visione. Non è così che bisogna immaginare il buon padre, la cui figura è oltre l'umano. Ma è sempre bello che l'abbiate veduta, conchiuse, e che ne abbiate sentita la poesia consolatrice. Da Ceppo a Carnevale. Anche il signor di Vaussana andava in chiesa: credente nell'anima, voleva mostrarsi tale in certi atti esteriori.

La popolana era vivamente impressionata, tuttavia manteneva un sembiante severo. Insomma chi è il tuo amante? Lo stesso giovane che l'ultima notte di carnevale si è qui ricoverato in costume da maschera... Ah! l'avrei indovinato strillò Annetta con un'esplosione di collera. Eppure ti avevo avvertita... Gabriele l'interruppe: era orribilmente convulso. Un giovine in abito da maschera?

Ad Ernesta venne, non so per qual via, l'idea bislacca di ingannare la buona fede del cieco, collocando mentalmente, subito dopo il ritratto del baronetto William, un altro ritratto che ella sapeva sepolto sotto un monte di libri.... e disse colla massima indifferenza: La B.... prima ballerina assoluta di rango francese... stagione di carnevale e quaresima alla Scala. Il cieco sorrise.