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Incredibile il lusso delle mense aristocratiche, quali lo videro alcune volte i forestieri invitati, e pieni di stupore. Mense imbandite di tutto punto, con servizî di singolar pregio; ricchi vasi d’oro e d’argento, spesso cesellati dai migliori artisti, miniature di squisita fattura, componevano e ornavano quelle mense: ricchezza sterile, non fecondata confortata da quella fruttuosa del capitale che circola e produce. Le posate splendevano al pari de’ piatti d’argento, e in una festa datasi il 13 maggio 1799 alla nobilt

Quale stupenda immagine dell'anima sensibile sotto quella pelle agitata da un delizioso movimento nervoso, da una contrazione di muscoli ravvivata da un lampo degli occhi, o stemperata in una lagrima!... Guardandola, io paragonava il suo viso a quei poemi che ci rivelano sempre nuove bellezze ad ogni lettura, e mi sorprendevo meno di non averla capita prima. Tornandomi poi alla mente tutto il suo contegno verso di me, la sua pietosa vigilanza, il buon senso, le virtù che ornavano il suo nobile carattere sotto il velo d'una apparente semplicit

Illuminato da un lume basso, quel ritratto in piedi si allungava tanto da prendere proporzioni gigantesche, e mentre don Pio lo fissava, parevagli che la bocca si atteggiasse a un sorriso di scherno, e che tutta la fisonomia del fiero prelato prendesse una espressione di disprezzo, che affliggeva e umiliava l'ultimo discendente degli Urbani. Com'era piccino, infatti, fisicamente e moralmente, rispetto al cardinale, e come sentiva la sua piccolezza! Gli pareva di vedere il fiero signore a cavallo, col petto rivestito di ferro muovere da quello stesso palazzo per andare a difendere il Castello della Marsiliana, minacciato dai Colonna; gli pareva di vederlo attaccare violentemente nel Concilio di Trento le dottrine di Lutero, gli pareva di vederlo circondato di artisti insigni e di dotti discutere argomenti di arte e di letteratura in mezzo a quella corte geniale che aveva saputo formarsi d'intorno, e alla quale aveva commesso le opere d'arte che ornavano il palazzo, e la ricerca delle preziose antichit

Il salottino da pranzo faceva voglia a vederlo. La tovaglia e i tovaglioli sentivano il bucato, i cristalli limpidissimi brillavano alla luce delle candele; piattini d'acciughe, di prosciutto, di butirro fresco e di sedani ornavano il servito, mentre sui palchi della credenza le frutta di tutti i colori facevano corteggio ad un magnifico panettone di Milano, che pareva pavoneggiarsi della sua obesit

Del resto, non seggioloni, non tende, non tappeti, non specchi, non orologi, non candelabri: in mezzo del salone, al posto della lumiera, una gabbia con un canarino che non cantava più. Erano degli avanzi che ornavano una tomba! Bambina si sentiva soffocata; Don Diego, rotto e schiacciato.

Disgraziatamente dei mosaici che la ornavano nulla oggi resta. Lo stile n'è vigoroso e originale; ma sono ancora lontani dalla perfezione artistica dei mosaici di Ravenna. Fui lieto di trovare in S. Vitale dei mosaicisti romani, che vi lavoravano da molti anni, sino dai tempi del Governo pontificio, intenti a restaurare i mosaici.

Oh come mi parve che Fausta mi venisse incontro per l'ombrato viale! Oh come mi parve di rivederla sotto il portico, su per la rampe della scala esterna, o affacciata alla terrazza tra i vasi di azalee in fiore che la ornavano! Così l'avevo vista più volte in quel mese della luna di miele che rimaneva tuttavia il più puro, il più eccelso, il più commovente ricordo della mia vita coniugale.

E non era soltanto la gente di servizio che si facesse vedere laggiù. La seconda mattina che Filippo Bertone s'era affacciato al suo abbaino (perchè così e non altrimenti bisogna chiamarlo), da una di quelle finestre dei palazzo, che in tutto il rimanente della giornata soleva esser chiusa, gli era apparsa una bella signora, alta della persona, dal volto sereno, e di regolari fattezze; bianca come un giglio, o, se vi torna meglio, come una gardenia, di cui la sua carnagione aveva infatti i soavi riflessi perlati. L'aspetto a tutta prima poteva dirsi altero; ma il cuore doveva esser buono, e l'animo gentile, poichè ella si era fermata un tratto a guardare con affettuosa cura alcune pianticelle fiorite che ornavano il suo davanzale, e venuta poi nel vano della porta finestra che metteva sul ballatoio, aveva parlato con garbo amorevole ai servi, che stavano ad udirla con rispettosa attenzione. La bont

Il pavimento di marmo era celato da soffici tappeti, ed in mezzo alla stanza sorgeva il basso letto di argento e di oro, su quattro piedi, simili a gigantesche zampe di leone; soffici materassi e magnifiche coltri di porpora ornavano il letto, sul quale egli aveva posato le pingui membra. Ho sognato! mormorò. Ho sognato! Gli dei immortali siano ringraziati.

Che progresso! esclamava il signor Carpi giubilando. Quando penso a certi vecchi alari di ferro che ho trovati nel castello di Trestelle quando l'ho comperato, e che ornavano il focolare ospitale di quei marchesi! Io non sono marchese; i miei avi non so che fossero alle crociate; eppure con questi alari se ne comprerebbero dieci paia di quelli l