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Voisin viveva ancora, e sembrava godere, come in passato, della placida sera di una vita senza rimorso. Era seduto innanzi alla porta della sua casa, compiacendosi della vista dei nipotini, che scherzavano intorno a lui, e di cui ora il suo riso, ora le sue parole eccitavano l'emulazione.

E per quanto riflette a' suoi fidanzati nipotini, dessi hanno dovuto rinviare la cerimonia nuziale tanto agognata, a tre giorni dopo causa il lutto. Il sabbato andarono al funerale dell'amato zio, ed alla sera del martedì salivano in treno per il viaggio di nozze, ricordando tuttavia le di lui buone qualit

Pochi giorni dopo la nuova famiglia partiva per Merate dove li aspettava una bella casetta ed amene possessioni. Flavio ed Erminia celebrate le nozze vissero sempre in un esemplare accordo. Ebbero dei figli che furono tutto il loro amore e la delizia del Nonno, come Gervaso voleva essere chiamato dai nipotini.

Il pensiero di quei cari morti che gli lasciavano tanto vuoto intorno, di quei nipotini la cui vita era tanto incerta, lo rattristava. C'era ancora una fede da togliere prima di mettere a posto quella del padre. «Vittorio Bellazio morto il 30 settembre 1868, nato il 2 agosto 1843

Vetturino, per via Cavour.... Ma sai che sei un bel tipo? esclamò poi, fra crucciato e sorridente. Mi fai sgolare senza darmi retta, e non mi narri nulla di te, delle cose tue! Perchè hai trasferito lo studio a Firenze? Per finire il monumento a Mazzini: te lo scrissi. Un tempo non potevi lavorare fuori della pace di Promonte.... Come sta tua sorella? Il dottore tuo cognato? I tuoi nipotini?

Se sapesse.... Io ho il genero e la nuora malata e sei nipotini che moiono di fame e di freddo. Solite storie Interruppe uno dei nostri alzando le spalle. Storie! Borbottò piangendo la povera vecchia Storie! vengano a vedere e saranno persuasi.

E cominciò a incensare la Spagna, il paese, secondo lui, più romanzesco di Europa; e a interrogarmi intorno ai nostri scrittori contemporanei dei quali non conosceva neppure un rigo. La serata trascorse in un soffio, e pareva che pei discepoli fosse rotto l'incanto; si agitavano e parlavano, giacchè in quella sala del trono vera sala d'inquisizione poetica! soltanto un incidente casuale, come la presenza di uno straniero, poteva recare l'animazione della controversia e rompere il gelo del rispetto quasi jeratico. Alle dodici, Vittor Hugo mi congedò. Mi regalò il suo ritratto e quello dei suoi nipotini, col suo autografo, e mi baciò in fronte; costume francese, che se in altra occasione, a me spagnuola, sarebbe parso cattivo gusto, ora mi riuscì commovente in persona di quell'ottagenario gi

Di più, è un'illusione o un effetto reale? Tutte quelle immagini di tranquille massaie, di beati vecchioni, di bimbi paffuti, di ragazze sane e fresche, di stanzine ben chiuse e di tavole ben fornite, quando me le ravvivo dinanzi agli occhi, mi sento meglio fra le quattro pareti della mia cameretta, mi rannicchio con maggior gusto nel mio cantuccio, son più contento del solito di vivere in famiglia, d'avere delle sorelle e dei nipotini; benedico più affettuosamente il mio focolare, e mi siedo con più serena allegrezza alla tavola parca e pulita di casa mia.

Se la noia è mortale per un giovane, lascio immaginare al lettore quanto funesta sia per un vecchio la cerchia delle cui distrazioni è ristretta. Quando essa assalisce il povero settuagenario, esso non desidera altro che la morte venga a por fine alla sua monotona e melanconica vita di amarezze e di rimpianti. Felice è il letterato, il filosofo e l'artista che s'invecchia; per loro la vecchiezza non ha queste mortali ore di noie e di scoraggiamento. Felice il vecchio che ha la fortuna di passare gli ultimi suoi anni in grembo alla sua famiglia, circondato dai figli amorosi e da una allegra corona di nipotini. Per lui le ore scorrono piacevoli e serene! Felice anche il settuagenario contadino, che, conducendo una vita operosa, quantunque dura e faticosa, non può essere assalito dalla noia. Felice infine il vecchio che da giovane ha condotta una vita regolata, perchè godendo ora buona salute, può camminare ridente e sereno verso l'et

Forse quella stessa salute di lui e dei figli, non farebbe che richiamarle il ricordo vergognoso della loro origine. Intanto le nuove di Nervi erano consolanti a proposito dei nipotini di Marco. L'aria marina aveva rifrancata la loro costituzione debole. La ginnastica, un buon regime igienico, avevano contribuito a risanarli.