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Fra otto giorni è la festa di Manfredo, diceva l'Ida alla sua mamma. Non so proprio che cosa dargli: vedi, mamma, tu dovresti comprarmi qualche bel gingillino di suo gusto: così mi farei onore e lo contenterei. In questo caso, figliuola mia, il regalo lo farei io e non tu. È vero anche cotesto. Ma se non ho nulla che possa piacergli! Vediamo un po': hai una bella pianta di viole... Il violo!

«Subito, senza dare neppure il benvenuto al cacciatore, la giovane accorse per vedere se il daino ucciso era grasso, e nella sua fretta fece un passo falso e cadde sul limitare della capanna. «Jena la guardò con disgusto e pensò: « Io credevo di essere felice, ma vedo che mi sono ingannato. Tienti pure il daino, o donna ingorda: te lo regalo!

E avrai più coraggio quest'anno? Oh ! l'ho giurato; rispose solennemente l'Ariberti. Ho scritto nelle vacanze un migliaio di versi per lei. Sono senza fallo i migliori che ho fatto fin qui. Vuoi sentirne qualcuno? Anzi, mi farai un vero regalo. Te li dico... Ma, di grazia, lascia un pochino il tuo orto botanico.

, ripetè la signora Adelaide, e volse il capo; ma siccome Betta si era ancora spostata potè vedere Tina. Non vi muovete: adesso tenetemi questa falda: così non vien fatto nulla. L'altra ubbidì, mentre la signora Veronica cogli occhi fissi sulla cucitura seguitava: Sapete dove bisognerebbe andare? Dalla signora Cesarina, seguitò abbassando la voce. Tina mi ha detto che aspetta un regalo. Quale?

ed avveniva che il raccoglitore, il qual faceva la dedicatoria, n'avea dalla signora o dal signore, pel generoso core o per la boria, qualche regalo che faceva onore, ma talor questo uscia dalla memoria; pur nondimeno parecchi ogni volta per commession cercavan la raccolta;

Mi ha fatto un regalo , ma un'inezia, e non mi ha detto nulla di tacere, perchè essa spera forse che io non senta a entrare l'amico Ciliegia. E voi siete certo che egli va da Nan

Per quello ! Ci avrei.... Che cosa? Te ne rammenti di quella bella borsa di seta rossa traforata che mi regalò la zia, anno, per ceppo? È una gran bella borsa! È vero. Ma cosa vuoi che ne faccia il tuo fratellino? Egli non ha denari, potrebbe quindi adoprarla. Anche tu, appena la ricevesti, corresti subito a buttarla nel fondo del cassettone.

È il patrimonio dei nostri figliuoli! è una polizza di assicurazione sulla vita... sono ventimila lire che io regalo alla mia famiglia nel giorno della mia morte. Paolina gettò un grido, gettandosi spaventata fra le braccia di suo marito. Bambina! hai paura che io muoia? disse il giovane dopo un breve silenzio rotto dal pianto sommesso di Paolina e dai baci ch'esso poneva su la fronte di lei.

Bebè, alzando le sue manine, additò le buccole che le pendevano dagli orecchi e ch'erano appunto un regalo del babbo pel suo secondo anniversario, ricorrente oggi 27 Marzo. E chi te le ha date quelle buccole? Pap

Intese parlare al di dietro, poi le voci tacquero. Improvvisamente si ricordò quanto quella donna egoista, così abile a vivere della propria miseria, aveva fatto per lei in quel giorno occupandosi di tutto, della colletta, della cassa, uscendo per andare da don Pietro e dalla signora Cesarina, che aveva mandato dieci lire e una corona bianca di narcisi. Era questo il regalo chiesto da Tina per la propria bara. Ma capì che adesso era finita ogni intimit