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Fiammanti i casi orrendi e battaglieri A una turba di bimbi estasïata?... V’è una snella mammina affaccendata, V’è un babbo serio dai gran baffi neri?... .... Dite, ditelo a me!... Stretta s’allaccia L’edera appassionata ai vostri muri: Traversa i cieli radïosi e puri Un’allodola, ed io tendo le braccia;

Vi chiamano i bimbi, vi chiamano le mamme, vi chiamano i vecchi; e quei vagiti e quei sorrisi e quelle preghiere sono i nostri affetti. Chi nasce, chi confida, e chi è vicino a morire! Betlemme ha irradiato il mondo! Oh venite! venite! venite anche da me! Chi nasce! Sapete com'è bello chi è innocente? Chi ci può far credere a Dio? Chi è la religione purissima dell'anima nostra?

Ed Herr Professor, fosse pure uno impermeabile zuccone, abitava un villino suo, sopra un declivio aprico, con un giardino a roseti e viali di ghiaia, dove scherzavano bimbi rosei, biondi, paffuti, nettissimi. Apriva l'uscio una correttissima Fräulein (possibile fosse una cameriera?) in attillato abito nero. E per una sfilata di ampie stanze ben mobiliate, tra una fresca fragranza di atomi resinosi, il povero neofita italiano (il pidocchioso italiano, come ci chiamano i tedeschi nei momenti d'intimit

... nelle conseguenze. Non capisco. ... tu non sai nulla... ... forse... forse... perchè vengono i bimbi? E una fiamma viva le corse al volto. Anche... ma vi è dell'altro... Forse perchè vi sono queste orribili marchese Susanne, queste principesse Albertine, queste contesse Elene? Tu non sai nulla. La vita è un romanzo. Il mio è bello, zia. Sono i primi capitoli. Occhio all'amore, fanciulla.

Piccole, strette bare di bimbi rachitici, spenti da tabe e da miseria nel fiore de gli anni innocenti, passarono.

Oggi invece, i bimbi sono gi

Per impulso interno sollevò la misera, la prese tra le sue braccia e la strinse al seno. Piansero amendue in quell'amplesso. Ella prese i suoi bimbi e li serrò alle gambe del vecchio intenerito, e il più piccino gli pose in collo.

Un mio amico andava più oltre. Corrompeva la serva del professore, ingenua creatura che credeva agli orecchini di princisbecco, per sapere se quella notte il bravo uomo aveva dormito tutte le sue ore, se i bimbi erano sani, se la signora non gli aveva fatto scene; e si regolava in conformit

E questi uomini sciancati, e queste femmine sterili, e questi bimbi senza gioventù, allucinati ancor più di chi beve le droghe dei paradisi artificiali, saturi di una fede spaventosa e mirabile, non si accorgevan ch’erano venuti a lui, solo per carpire dalla sua divinit

Imbarazzerebbero i vicini, che sono la gente più intollerante e scontenta che si possa immaginare... E poi andrebbero per le scale con rischio ancora di precipitare per esse e rompersi l'osso del collo... No, no, i miei bimbi li voglio avere presso di me, sotto i miei occhi sempre. Agapito si mise di nuovo a grattarsi la punta del naso.