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FRONESIA. Non veggio persona. Io so che s'è attillato! Non par quello che vidi allora. LÚCIA. Aimè, ben mio! Mi fosse concesso almen di venirti abbracciare, ché tanto mi sei stato, a questi giorni, nel cuore! Oh! Guarda, guarda che si volge! Vedi, Fronesia, che, come ci ha viste, si fugge? Non avranno mai fin queste tuoi scortesie? Or per prova cognosco quello che ad altrui mai avrei creduto.

Era sempre attillato, leggiadretto e ricciutello; ma aveva le mani più tremolanti, le guance più flosce e violette, e sibilava "stella" colla voce fioca e affaticata mentre le presentava il menu. Stella... a te. Era Nora che ordinava sempre, colla sua bella voce rotonda e flessuosa: si divertiva a leggere tutta la lista delle vivande, rideva nello scegliere.

Dal bel principio di questo racconto si è fatto cenno di un Arturo Ceretti, figlio del padrone di casa del signor Lorenzo Salvani, notando che il giovinotto, salvo il nome attillato e profumato di Arturo, era tutto suo padre, il vecchio Nicola Ceretti di Molassana, antico muratore e capomastro arricchito.

Mi arresto un minuto sul signor Tenca, sesto segretario. Egli fece la sua apparizione nel mondo di una maniera alquanto bizzarra. Egli amava, come si ama a venti anni, una crestaja di Milano, che lo teneva in distanza. Il signor Tenca, dandy caparbio, la perseguitava. Un giorno e' le tenne alle calcagna, e l'incalzò tanto con propositi, con promesse, con attestati di affetto, e forse con sonetti, che la restia donnina si rifugiò nel Duomo. Ed il signor Tenca dietro. Egli avanza, egli rimugina, egli fiuta in tutti gli spigoli; quella si caccia in un confessionale, e questi dentro con lei. Figuratevi! la damigella grida: la polizia arriva; e la polizia austriaca, non sapendo nulla di queste storie di galanteria e di amore, mette le branche sul giovanotto e lo trascina giù pel Corso, in pieno passeggio. Vedendo questo giovane elegante, tutto azzimato ed attillato, in mezzo agli sbirri, ognuno ne prende conto: e saputasi l'avventura e la ragione dell'arresto, la met

Il povero infelice non aveva mai amato Lavinia, come allora che non l'amava più! Era bellina tanto in quel suo abito così bene attillato!... Civetta!... Le mancava affatto il cuore, le mancava; ecco il suo difetto! Lo avrebbe tradito, avrebbe aspettato a riceverlo alle due suonate, s'ella avesse avuto solamente un po' di cuore? In quel punto egli passava dinanzi al Caffè di Londra: vi entrò per ammollire con una limonata l'arsiccio della gola e si incontrò l

Il bastonello nella tasca del paletot, e il zigaro fra l’indice e il medio, completavano il giovinotto precoce. Il babbo lo trovava un po’ troppo attillato, ma non osava contrariarlo, vedendo che i suoi compagni di scuola gli rassomigliavano quasi tutti, e non volendo che fosse meno degli altri.

DOTTORE. Dio me ne guardi; vorrei piú tosto perder quante robbe ho al mondo! Ma Pirino che t'offerisce? MANGONE. Pirino è un giovane attillato, pulito, che non ha che fare se non l'amor con le fenestre, non ha altro in bocca che «occhi», «vita», «speranza», «spirito» e «anima»; e pensa con le sue levate di barretta, inchini e parole profumate tormela di mano; ma erra, ch'io vo' danari, danari.

Si asciugò il sudore su la faccia rasa e con un paio di salti attraversò il cortile. Alla porta della rimessa trovò il cugino Pietro, attillato come un principe, col sigaro tra i labbri e le mani incrociate dietro il dorso. Egli, vedendolo, fece un piccolo sorriso ironico e voltò con disdegno la faccia dall'altra parte.

Per prima cosa s'ebbe a comperare un vestito da maschera attillato, e l'ebbe caro mezzo il ricavato. Onde si dava poi gran sicumera a servir Bradamante il carnovale alle commedie, ed al caffè la sera. Ma spesse volte la passava male, ché quella dama, dove il popol era, lo strapazzava come un animale. Egli faceva un risolin sardonico, e poscia diveniva malinconico.

Era però di carne dura il chercuto, e dopo di aver considerato la sua brutta figura nello specchio, attillato nella più ricca delle sue seriche sottane, pettinato ed olezzante di profumeria, egli diede in un solenne sorriso di trionfo, tenendosi certo della sua preda. Molt'oro aveva ringiovanito la vecchia megera, ed essa prometteva mari e monti al dissoluto prete.