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Sognatori incorreggibili; Fervidissimi credenti; Cranî vasti e cranî piccoli Dai cervelli turbolenti; Furibonde crëature Piene d'ansie e di paure; Vociatori allucinati Dagli spettri torturati; Barcollanti paralitici Avviati alla demenza; Infelici, cui sovreccita L'epilettica potenza; Pellagrosi, a cui la Fame Dissanguò le carni grame Per dipingere le rose Delle mense sontüose;

Io sono molto nervoso, e la fantasia in me è proprio un cavallo che non sente alcun freno: quel movimento, quelle grida, quell'entusiasmo mi avevano dato il capogiro ed io saltava come un pazzo, agitando lo stivale, in mezzo alla folla. O.. sentite un po' cosa mi va a capitare per dato e fatto di quei baggei di mobilizzati, allucinati, secondo il solito, da una paura birbona!....

Avrebbe ella, forse, voluto allontanarlo, da queste conversazioni, da queste dispute con questi amici dagli occhi stralunati, dalle ciere malaticcie, che fumavano la pipa, talvolta, o che erano in una perfetta tenuta da gentiluomo, in marsina, con la pelliccia aperta, col fiore all'occhiello, ma che avevano egualmente la ciera morbosa e gli occhi sognanti, quasi allucinati.

Era nella camera, sola, nessun medico era accanto a lei, nessuna voce aveva pronunziato la sentenza ch'ell'aveva creduto d'udire... Ell'aveva sognato... Ma l'impressione del sogno non svaniva per questo... se di tutti i particolari, di tutte le circostanze esteriori che i sensi allucinati avevano finto a stessi non restava più nulla, restava il fatto persistente della sua inquietudine fisica di cui la Teresa non sapeva trovare una spiegazione plausibile... poichè non voleva accettar quella che il sogno le aveva suggerita.

Guardai davanti a me. In vicinanza, tra i fusti, irreale come un inganno di occhi allucinati, brillava l'Assoro. "Strano!" pensai, provando un brivido particolare. Non m'ero accorto, prima di quel momento, che il cavallo senza guida s'era inoltrato per un sentiero che conduceva al fiume. Pareva quasi che l'Assoro mi avesse attirato.

Vengono e vengono gli allucinati, sempre, a migliaia e migliaia, tutti i giorni. Essi seguono follemente il loro miraggio, abbacinati; non sanno nulla, fuori che questa è la terra dove «si fa fortuna»; ignoranti e incoscienti, senza volont

Tutto ciò è naturale. L'America come si presenta alle fantasie e alle speranze di tanta povera gente non è mai esistita, neppure all'epoca dei Guarany. In tutti i paesi del mondo sono i forti che resistono e che trionfano dopo lunghe lotte e fatiche: anche in America. Ed è questo che dovrebbero capire gli allucinati che continuano ad essere attratti laggiù dal sogno di facili ricchezze.

La Miseria dalle scarne mani, e sua sorella, la Solitudine dagli occhi allucinati, spinsero Nancy nella nebbia di un altro anno sterile e triste. Ed ella andò, mite, con i suoi tacchi storti ed il suo vestito marrone, traverso un'altra estate, un altro autunno, un altro inverno. Ed ora ecco l'aprile! Aldo restava assente talvolta per delle settimane intere.

E questi uomini sciancati, e queste femmine sterili, e questi bimbi senza gioventù, allucinati ancor più di chi beve le droghe dei paradisi artificiali, saturi di una fede spaventosa e mirabile, non si accorgevan ch’erano venuti a lui, solo per carpire dalla sua divinit

Molti di essi hanno l'abitudine a tale emigrazione periodica, come le rondini; conoscono il paese, guidano gl'inesperti, si lasciano condurre a spese del Governo argentino senza spendere un centavo, e raggranellano qualche cosa. Gli altri, la grande massa, sono venuti qua alla cieca, con le loro famiglie, senza sapere nulla. Sono gli allucinati.