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La donna si muove, inquieta, piena del suo dèmone, con il metallo della voce appannato dal sogno ma pur sempre affilato dall’ironia. Giana. Il tempo, la solitudine, la demenza, la santit

Richiuse gli occhi, come per non riaprirli più. Incominciò da quel giorno l'ultimo periodo precipitoso di quella lucida demenza che doveva condurmi al delitto. Incominciò da quel giorno la premeditazione del mezzo più facile e più sicuro per far morire l'Innocente.

Quella medesima demenza che portava migliaia di miserabili a purificare la carne maledetta nella sorgente medicatrice, ad esaltare i sogni dell’allucinato spirito nel fuoco della divina comunione, quella medesima demenza entrava sottilmente nel mio cuor di pagano, apriva le porte del miracolo davanti a’ miei freddi e vigili occhi di profanatore.

Ma!... la sventura le avea troppo palesamente solcata la fronte e cert'arìa quasi di demenza si discerneva sul suo viso. Il canuto, che Giulia non avea voluto abbandonare alla miseria, badava al bagaglio.

Lieve il suo passo per le nude sale ove dai letti in fila i dolci infermi levavano gli inermi volti a implorarla, in ansia, dal guanciale: lieve la mano a sanar piaghe orrende, su l’arse fronti a chiamar sonno e oblio, a ricomporre, in pio atto, intorno ai dolenti arti le bende: forte il suo cuore nelle notti, quando paura, insonnia, spasimo, demenza, in ferreo cerchio, senza tregua gemean, la grigia alba invocando.

Ma l'agitazione, l'orgasmo, la demenza del pover uomo si erano dissipate a un tratto, scorgendo il lampo di quegli occhi astuti, notando il fremito ansioso di quella voce fredda, roca, quasi aspra. L'ho consigliata male, balbettò nel bisogno immediato, supremo di trovare a stesso una scusa per ciò che aveva fatto. Ero in dovere di rimediare....

Oh madre mia, madre mia, gridò Bambina, non udire tuo figlio a quest'ora di demenza: e' non sa ciò che dice.

Il fruscio dei rami, il canto delle cicale, il lampeggio delle acque, tutte le sensazioni esteriori la turbavano, le mettevano nello spirito un disordine quasi di demenza. L’accumulamento lento del sangue nel cervello, per l’azione del sole, le dava ora una visione leggermente rossa, un principio di vertigine. Le due barche, giunte a un gomito del fiume, non si videro più.

La contessa è radiante, il visconte le ha recato il documento che attesta la demenza del diletto consorte, e la prospettiva del prossimo divorzio la riempie di giubilo. Fra pochi istanti, ella partir

Tuttavia la ragione, il buon senso?... Che ragione! l'amore è una pazzia.... lo sento nei lucidi intervalli, che non mi servono a nulla. Dopo qualche breve sosta, la demenza riprende il suo dominio, e mi fa vedere le cose a rovescio. L'impossibile mi sembra facile.... e sento che in certi momenti posso diventare un eroe.... o un imbecille!