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Ella si prese la sinistra nella destra, considerando il cerchietto d'oro dell'anello nuziale lucente nella penombra. Lo fece girare un poco nel dito eburneo, poi lo trasse, lo guardò contro la luce.

Entrate, pecorelle.... Riparatevi in questo ovile! Ascoltate le sante campane amorevoli, che fanno ondeggiare i loro suoni come le Andaluse fanno ondeggiare i loro fianchi rotondi. Noi abbiamo coperti di rose e di viole gli altari della Madonna. La penombra delle cappelle è misteriosa come quella della camera nuziale.

Felice come uno scolaro in vacanze, proseguiva il cavaliere la sua via. Non aveva più sopraccapi a molestarlo, e il cuore gli si gonfiava d'allegrezza. Guardia Gioiosa! Guardia Gioiosa! le tue torri erette, ancora tanto lontane, le vedeva egli con gli occhi del desiderio ad ogni svolta della strada romana, ad ogni radura di bosco, ad ogni squarcio di valle, a Quinto, a Nervi, a Bogliasco, tra gli smeraldi e le perle di quella cintura nuziale che il monte Fasce e il monte Moro, accigliati cavalieri, ma non altrimenti insensibili, sembrano offrire alle ninfe del golfo. Più in l

Vedi, fa un bel chiaro di luna. Noi e i morti cavalchiamo in furia. Oggi, quest'oggi, scommetto ch'io ti porto nel letto nuziale. E dov'è, dimmi, dov'è la cameretta? E dove, e che letticciuolo nuziale è il tuo? Lontano, lontano di qui..., in mezzo al silenzio..., alla frescura..., angusto... Sei assi... e due assicelle... V'ha spazio per me? Per te e per me.

Anche il marito strinse cordialmente la mano ai due amici; poi, a un invito del custode, tutti ripassarono nella sacristia. Poichè abbiamo dato lettura dell'atto nuziale, disse Don Pietro, non resta se non che questi signori lo firmino.

La camera nuziale rimase chiusa, e Marco si fece mettere un letto nello studio, una stanzetta piccola dove stava rinchiuso tutte le ore che non erano reclamate dalle sue occupazioni fuori di casa, assorto in lunghe letture.

Nulla valse a smuovere quel disgraziato e, un mese dopo, Pasquale Barbosio, quarantenne e possidente, conduceva all'ara nuziale la graziosa Celeste Spada, fragrante come un bottone di rosa, fiera de' suoi occhi neri e dei suoi diciott'anni. La luna di miele fu breve ma dolcissima per Pasquale Barbosio.

«Bisognava dire: Dateci due camere per evitare che ci considerassero come sposi. L'equivoco era tanto naturale, che ci guidarono ad una camera nuziale. « Ne abbiamo bisogno di due, dissi al cameriere.

Egli reclinò gli occhi, e rimase a lungo fissando le chiome un po' scomposte di Fulvia, quelle maravigliose chiome che avrebbero inondato il candore dell'origliere nuziale, obliose e notturne come le acque del Lete.

Diana condusse lo zio nella camera nuziale, nello studio di Varedo, e in quello che doveva essere il salotto da ricevere, ma che in realt