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Ma voi prendete l’esca, che l’amo de l’antico avversaro a vi tira; e però poco val freno o richiamo. Chiamavi ’l cielo e ’ntorno vi si gira, mostrandovi le sue bellezze etterne, e l’occhio vostro pur a terra mira; onde vi batte chi tutto discerne». Purgatorio · Canto XV Quanto tra l’ultimar de l’ora terza e ’l principio del par de la spera che sempre a guisa di fanciullo scherza,

Caritaba ringraziò, battendo le palme e saltando. Era giunta l’ora di lasciare il villaggio. I marinai volevano essere prima di notte alla costa. Saputo della loro risoluzione, tutta la tribù si diede a gemere, a guaiolare, come se fosse accaduta una grande sventura. Ma poco valevano i pianti. Il destino era quello. Fata trahunt, avrebbe potuto dir loro Damiano, che sapeva di latino.

ché quella voglia a li alberi ci mena che menò Cristo lieto a dire ‘Elì’, quando ne liberò con la sua vena». E io a lui: «Forese, da quel nel qual mutasti mondo a miglior vita, cinqu’ anni non son vòlti infino a qui. Se prima fu la possa in te finita di peccar più, che sovvenisse l’ora del buon dolor ch’a Dio ne rimarita,

Vïola che triste mi affascini Col supplice sguardo ch’io so, In te vive un brano dell’anima Di chi nel lontano passato mi amò!... Cala qual nembo sul mio cor di vergine L’ora sacrata de la passïone: È notte e ne la tenebra Cova un incanto di perdizione: È notte e tu non sai, Tu che dormi da me così lontano, Ch’io, bianca in volto e con le mani in croce, Chiedo il tuo bacio in vano.

, è tardi... è tardi... Ora posate il capo su la mia spalla, Madlen; chiudete gli occhi, dormite... L’ora del sonno è bella quando la finestra impallidisce.

Don Paolo Vannucci Ma, don Paolo, non è l’ora della partita. Vi eravate addormentato? Don Paolo Il vostro caffè è... un narcotico potentissimo! Vannucci Bravo! Don Paolo Ma perchè non si può fare la partita? Vannucci Devo mettere in libert

.... Morrai fra poco, umano germe che il mondo ignora, e che, nel sonno, l’ora vital sognasti in vano: morrai fra poco, o cuore soffocato ne i brevi tuoi battiti da lievi mani, senza rumore: pura alba, che diritto avevi a la tua sera!... Non teme la galera chi osò questo delitto.

Giunta l’ora solita della giustizia, la Compagnia moveva dal carcere conducendo il reo, facile a conoscersi pel suo speciale costume e per la gran torcia che recava in mano.

Ora nel dolce aprile un aroma di mammole t’accoglie. Ma forse sogni. Oh, non destarti, o squallido cuore infermo!... A capriccio, piove e spiove: sotto le rade lacrime non move pure una foglia, e il cielo è tutto pallido. E le gemme sui bronchi sono bionde d’infanzia; e i peschi e i mandorli ed i meli, entro le aeree nuvole dei veli caduchi, attendon l’ora delle fronde.

E se di voi alcun nel mondo riede, conforti la memoria mia, che giace ancor del colpo che ’nvidia le diede». Un poco attese, e poi «Da ch’el si tace», disse ’l poeta a me, «non perder l’ora; ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace». Ond’ ïo a lui: «Domandal tu ancora di quel che credi ch’a me satisfaccia; ch’i’ non potrei, tanta piet