United States or Belgium ? Vote for the TOP Country of the Week !


Lalla, seduta in faccia a Prospero Anatolio, voltava le spalle all'orchestra: tutta bianca, avvolta nei veli e nelle trine, spiccava dal palchetto, come sul fondo scuro d'un quadro. Senza adornamenti al collo e alle orecchie, senza un nastro, senza un fiore, senza neppure una gemma nel caratteristico disordine dei capelli biondi, volgeva attorno quei suoi occhi cangianti, come il colore del mare, con una tranquillit

copre il viso di Mabima addormentata, con uno de' suoi veli azzurri, poi si alza cautamente e si avvicina a Kabango. Kabango, Mabima è addormentata. Ma guarda, come respira affannosamente. Sembra strangolata dal sole! L'aria è una lana rovente! Il sole trapana il cranio! Anche le nostre voci sono schiacciate dal peso della luce. Il cielo è un blocco di silenzio incandescente!

Pioveva sempre, e nell'uggia del cielo grigio la camera sembrava per il confronto più lieta, coi parati nuovi, i veli della pettiniera candidissimi, i fiocchi azzurri così dolci all'occhio, i cristalli del lavabo lucenti, iridati, entro cui prolungava i suoi giorni un ciuffo di vaniglia, l'ultimo della stagione. Come è simpatica questa casa! disse la mamma.

al quadretto favrettiano della Venezia del settecento; Quanto di veli e di zendadi e nastri, Quanto fruscìo di giubbe rabescate, Quanto brillare ed ecclissarsi d'astri Eclissarsi come usano le Fate, A provocar novelli Zoröastri! Che baciucchiar di mani ingiojellate! Che visetti söavi, e che melensi! Che perpetuo fumar d'arabi incensi!

Passano, curve, barcollanti, stanche. Tragiche ne l’aspetto, Con veli neri su le carni bianche, Con un teschio sul petto: E mi guardano.

Gli devi anche la gioia di camminare a viso scoperto... come le beduine spudorate, schiave e traditrici! Se ti amasse veramente, egli coprirebbe con mille veli il tuo viso divino! Io lo vorrei per me, tutto per me! Lungo silenzio poi con ironia: Tu dunque ami Kabango!... Silenzio.

Non odi?... il frondoso giardino è tutto un cantare di passeri, è tutto un susurro di foglie nel fresco mattino. Mio piccolo fiore selvaggio, perchè rifiutasti di vivere?... È ver, tristi giorni ha novembre; ma poi torna maggio. Velata di candidi veli saresti or fra queste mie braccia; avresti ne gli occhi vaghissimi l’azzurro de i cieli;

Passarono alcuni mesi in questa guisa. Una sera noi ci eravamo raccolti in questa camera senza sapere perchè; ragionammo d'arte un gran pezzo; a poco a poco fummo tratti a risollevare i veli delle nostre memorie. Eugenio aveva una vita avventurosa a narrarci.

che' se l'antiveder qui non m'inganna, prima fien triste che le guance impeli colui che mo si consola con nanna. Deh, frate, or fa che piu` non mi ti celi! vedi che non pur io, ma questa gente tutta rimira la` dove 'l sol veli>>. Per ch'io a lui: <<Se tu riduci a mente qual fosti meco, e qual io teco fui, ancor fia grave il memorar presente.

Il cielo si apriva sul nostro capo, lentamente. I veli dei vapori fluttuavano, si disperdevano, si ricomponevano, così che l'azzurro pareva di continuo impallidire come se nella sua liquidit