United States or Mexico ? Vote for the TOP Country of the Week !


vuoto il nido tuo.... è vuoto il mio: La speranza non più nel cor accende Garrule gioie e lieti amori in questa Notte del viver nostro; indarno splende La danza delle stelle... In nota mesta Al tuo risponde il mio querelar pio. "Ma se un raggio di giubilo non splende, Ci conforti, fratel, il cantar pio, Che rompe il duolo della notte mesta.

71 E la notte medesima mi trassi fuor de la corte, e al duca mi condussi; e gli feci veder quanto importassi al capo d'amendua, se presa io fussi. Lodommi, e disse ch'io non dubitassi: a' suoi conforti poi venir m'indussi ad una sua fortezza ch'è qui presso, in compagnia di dui che mi diede esso.

L'Ospedale gli manda le sue spoglie, E il Cimiter gli manda i suoi pöeti, Che in mezzo ai sepolcreti Tentano col pensier le eterne soglie.... La carrozza che va dall'Ospedale Al Cimitero, portandovi i morti, M'ha dati più conforti Che non millanta libri di morale! Filosofando, io le cammino allato E vo pensando a chi dentro vi giace, E, spesso, mi do pace Se per caso quel non ho pranzato!

Certo è gran dolore il perdere un amico; ma questo dolore non è poi senza conforti; dirò di più, è il solo che n'abbia uno sollecito, vo' dire il conforto di avere finalmente conosciuto a parte a parte l'anima della persona in cui s'era riposta ogni fede.

E dice «imbianca», per questo vocabolo volendo essi diventar parventi, come paiono le cose bianche e chiare, dove l'oscuritá della notte gli teneva, quasi neri fossero, occulti. «Si drizzan tutti»; percioché, avendo il gambo loro sottile e debole, gli fa il freddo notturno chinare, ma, come il sole punto gli riscalda, tutti si drizzano, «aperti in loro stelo», cioè sopra il gambo loro, «Tal mi fec'io», quale i fioretti, «di mia virtute stanca», per la viltá che m'era nel cuor venuta; «E tanto buono ardire al cuor mi corse», per li conforti di Virgilio, «Ch'io cominciai», a dire, «come persona franca», forte e disposta ad ogni affanno: «O pietosa colei», cioè Beatrice, «che mi soccorse», col sollecitarti, e mandarti a me; «E tu», fosti, «cortese, che ubbidisti tosto Alle vere parole, che ti porse!»; percioché, dove venuto non fossi, io era veramente per perire. «Tu m'hai con disiderio il cuor diposto al venir con le parole tue», cioè con i tuoi ùtili conforti e vere dimostrazioni, «Ch'io son tornato nel primo proposto», cioè di seguirti. «Or va', ch'un sol volere è d'amendue». Non si potrebbe in altra guisa bene andare, se non fosser la guida e 'l guidato in un volere. «Tu duca», quanto è nell'andare, «tu signore», quanto è alla preeminenza e al comandare, «e tu maestro», quanto è al dimostrare; percioché uficio del maestro è il dimostrare la dottrina e il solvere de' dubbi.

Ma presto il poeta sentí noia della corte di Mantova, e poiché aveva trentadue anni e nell’amor delle muse non trovava tutti i conforti che sono nell’amor delle donne, venne a Bologna a prender moglie: una figlia del conte Ulisse Bentivoglio Manzoli e di Pellegrina Bonaventura, quella tal signora famosa per errori e bellezza, pareva fatta per lui.

20 Vedete un altro Carlo, che a' conforti del buon Pastor fuoco in Italia ha messo; e in due fiere battaglie ha duo re morti, Manfredi prima, e Coradino appresso. Poi la sua gente, che con mille torti sembra tenere il nuovo regno oppresso, di qua e di l

Se la contessa Ginevra era morta senza i conforti della religione, la sua anima era troppo bella e la sua vita troppo pura per temere che Dio non l'avesse accolta fra gli angeli del suo paradiso: e la voce della contessa Maria in queste esortazioni aveva un tono di sicurezza esaltata, alla quale Bice non avrebbe saputo come opporsi.

Chi non si sovviene le lagrime piante sul di lei seno, perchè tutti devono piangere quaggiù, i suoi amorevoli conforti e l'indulgenza, forse soverchia, nel perdonarci i primi falli e i germi d'una religiosa morale provvidamente sviluppati nei giovani nostri cuori?

Rivenne quegli a quell'umor vivace, E le languide labbra alquanto aprio; Aprì le labbra e con le luci chiuse Un suo sospir con que' di lei confuse.» «Sente la donna il cavalier che geme: E forza è pur che si conforti alquanto.