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cominciò lo mio duca a parlarmi; e accennolle che venisse a proda, vicino al fin d’i passeggiati marmi. E quella sozza imagine di froda sen venne, e arrivò la testa e ’l busto, ma ’n su la riva non trasse la coda. La faccia sua era faccia d’uom giusto, tanto benigna avea di fuor la pelle, e d’un serpente tutto l’altro fusto;

Dirimpetto alla damina, sopra di un carro di cannone, il quale con una parte del fusto di lucido bronzo faceva un bizzarro contrasto coll'assetto gentile di quella stanza, sedeva un giovane la cui faccia esprimeva l'uomo che in mezzo al contento ha un qualche segreto affanno che lo divora. Ben si scorgea sui lineamenti di quel volto caratteristico che un'anima bollente si celava in quel frate. Chi è mai costui che vestito alla marinaresca tiene alla cintura due pistole ed un pugnale? Costui è il capitano della fregata o, se non vi basta, è il gi

R amparsi lungo al fusto d'un sambuco E cco la veggio, oh quanto vaga e snella, L eggiadra, pronta, sedula, sagace! I o la richiamo come far solea: G alanta mia, perché mi fuggi, ingrata? I o son il tuo fidele Triperuno: O ve serpendo vai? vieni a me, vieni, N on ti levar da me, ché bona cura I o sempre avrò di te, fin che col tempo S i trovi chi ti renda a l'esser vero.

Fra i più grandi, si potrebbe aspettare una natura più mite e più ricca attorno al Lago della Ruina, a soli 1560 m. sul mare, ma esso ha ora sponde squallide e nude, con flora piuttosto alpestre, mentre altre volte vi crescevano boschi di alto fusto, come ci dimostrò un grande tronco giacente nell'acqua; però, sul lato sud s'innalza una scoscesa barriera di rocce, coperta da fresche boscaglie ed ornata da bella cascata, rendendo così molto pittoresco il paesaggio.

79 Di sopra a Costantin ch'avea l'impero di Grecia, lo levò da mezzo giorno, con le corde e col fusto, e con l'intero guernimento ch'avea dentro e d'intorno: lo fe' portar per l'aria, e di Ruggiero quivi lo fece alloggiamento adorno. Poi, finite le nozze, anco tornollo miraculosamente onde levollo. 80 Eran degli anni appresso che duo milia che fu quel ricco padiglion trapunto.

Le più belle foreste subalpine vedonsi tuttora sulle alte catene meridionali: tra la Tinea e la Vesubia esse ricoprono almeno 4500 ettari, estendendosi da Clanzo, da Valdiblora e da Venanzone fino sui monti Tournairet (m. 2085) e Siruol; ancora oggidì vi sono abbastanza numerosi i lupi, le linci, le volpi, ecc., mentre nel medio evo ricoveravano anche cinghiali, daini e caprioli; sin verso il 1830 la foresta di Clanzo era una vera foresta vergine. Quella di Saleses, che dal passo omonimo (m. 2020) per un'amenissima valletta scende a Ciriegia sul Borreone, misura quasi 500 ettari, distinguendosi per le acque chiare ed abbondanti che vi scorrono, per lo splendore della flora che vi conta specie rarissime e talune piuttosto meridionali, per la bellezza dei prati intercalati, poi per il fusto regolare delle piante, la rimarchevole belt

Don Fulgenzio guardava don Calendario; don Calendario guardava don Fulgenzio, e il sacrista, favorito dallo strabismo, guardava l'uno e l'altro ad un tempo. Dopo un istante di silenzio, girando gli occhi verso il caminetto, il parroco fu colpito da una idea. Se quelle vesti si attagliassero al fusto della santa! se alla signora arrivata questa notte non increscesse...

Il ragazzo andò su, come un gatto. Guardate davanti a voi, gridò l'uffiziale ai soldati. In pochi momenti il ragazzo fu sulla cima dell'albero, avviticchiato al fusto, con le gambe fra le foglie, ma col busto scoperto, e il sole gli batteva sul capo biondo, che pareva d'oro. L'uffiziale lo vedeva appena, tanto era piccino lassù. Guarda dritto e lontano, gridò l'uffiziale.

Egli sentiva la voglia di cadere in ginocchio. E, come Rosa rideva d’un riso scontento, egli si sentiva quasi salire il pianto alli occhi per l’angoscia di non poter trovare una parola sola. Seguitarono a camminare. In un punto una alberella abbattuta impediva il passaggio. Emidio con ambo le mani sollevò il fusto, e Rosa passò di sotto ai rami verdeggianti che un istante la incoronarono.

Si` comincio` lo mio duca a parlarmi; e accennolle che venisse a proda vicino al fin d'i passeggiati marmi. E quella sozza imagine di froda sen venne, e arrivo` la testa e 'l busto, ma 'n su la riva non trasse la coda. La faccia sua era faccia d'uom giusto, tanto benigna avea di fuor la pelle, e d'un serpente tutto l'altro fusto;